Inaugurata la nuova sala operativa della polizia locale di Piacenza

Vi confluiscono i segnali di 105 telecamere di contesto e 21 di lettura targhe. I cittadini potranno collegarsi con gli smartphone per mostrare in diretta, agli agenti, situazioni critiche

Grazie alla nuova sala operativa inaugurata questa mattina la polizia locale di Piacenza è sempre più proiettata verso l’utilizzo delle nuove tecnologie, a partire dalle telecamere di sorveglianza installate sul territorio del comune. Ormai vi sono 105 videocamere cosiddette di contesto quelle cioè che riprendono determinate aree a cui si aggiungono altre 21 dedicate alla lettura targhe per gli accessi in Ztl. Tutti i segnali confluiscono ora in questa “centrale di comando” allestita in sei mesi di lavoro e costata circa 35 mila euro. Monitor, apparati radio, computer, centralini evoluti ma soprattutto una rivoluzione in termini di organizzazione del lavoro come ha spiegato il comandante Mirko Mussi. Mentre in passato alla centrale operativa si alternava un po’ tutto il personale in servizio presso il comando di via Rogerio ora sono stati individuati operatori specifici, coordinati da tre ispettori. Saranno loro a prendere le telefonate dei cittadini, coordinando gli interventi delle pattuglie in strada (tutte dotate di Gps) inviando l’equipaggio più vicino e più adatto all’intervento. Sarà anche possibile collegarsi in diretta con i cittadini tramite un link WhatsApp. La telecamera del cellulare del chiamante potrà dunque mostrare agli agenti il problema da segnalare, come ad esempio una buca pericolosa. Sarà sempre e comunque loa centrale a decidere se sia il caso di collegarsi in live, per evitare “abusi” del sistema. Un’innovazione che è già stata sperimentata con successo dal 118 di Bologna.

Al tagliare il nastro sono stati il fratello e la sorella di don Paolo Camminati, indimenticato assistente spirituale della Locale, a cui è stata intitolata la saletta dei capi-servizio. Ad impartire la benedizione è intervenuto il parroco di Nostra Signora di Lourdes don Giuseppe Lusignani.

Il sindaco Patrizia Barbieri, con a fianco l’assessore Luca Zandonella, ha sottolineato come l’intitolazione sia un gesto di affetto verso don Caminati «un riferimento per la polizia locale, un amico, un confessore che ricordiamo con affetto e riconoscenza. Per questo è per noi un momento emozionante».

 

Publicità

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il commento
Inserisci il tuo nome