Interrogazione di Fiazza(PD) su camini e stufe inquinanti

Fiazza chiede l'istituzione di un mercato settimanale alla Veggioletta.

«Come sta agendo l’Amministrazione Barbieri per mettere in pratica il Piano Aria Integrato Regionale e contrastare l’inquinamento dei camini?». Lo chiede alla Giunta, con qualche dubbio nei confronti dell’operato, il consigliere comunale del Pd Christian Fiazza. «Recentemente è stato sancito un accordo condiviso da più regioni che prevede misure incisive contro lo smog, riconoscendo anche nel riscaldamento a biomassa una delle principali cause. A tale documento, la Giunta si è adeguata con un’ordinanza che vieta dall’1 gennaio al 31 marzo 2018 l’impiego del riscaldamento a biomassa negli impianti con efficienza energetica inferiore al 75% e nei caminetti aperti, siti in unità immobiliari dotate di sistema multi-combustibile nei comuni a quota altimetrica inferiore ai 300 metri. Dalla carta, però – incalza l’esponente del Pd -, non si è ancora passati ai fatti: c’è in gioco il benessere dei cittadini. Occorre quanto prima una forte opera comunicativa di sensibilizzazione e prevenzione a tappeto, nonché un censimento degli impianti a biomassa». Fiazza ha presentato un’interrogazione insieme alla consigliera Giulia Piroli.

«Le stufe a legna e pellets, se non entro certi canoni di efficienza, sono altamente nocive per la nostra salute. La Regione, non a caso, ha introdotto una classificazione ambientale dei generatori di calore a legno, basata su cinque classi (da 1 a 5 stelle) in funzione di emissioni e rendimenti. Numerosi studi hanno evidenziato il contributo dell’utilizzo della biomassa all’aumento di agenti inquinanti nell’aria, soprattutto in città durante la stagione invernale. Le biomasse che vengono usate come combustibile provocano l’immissione nell’ambiente di quantità importanti di polveri con effetti potenzialmente dannosi, tossici e cancerogeni per le persone. Ecco perché – conclude Fiazza – intendo sapere che tipo di controlli voglia mettere in atto il Comune, auspicando una presa di coscienza della problematica da parte delle istituzioni».

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