Interrogazione parlamentare sullo schema di convenzione del Consorzio di Bonifica di Piacenza sui pozzi

Interrogazione dell'on. Bignami sullo "schema di Convenzione" sottoposto dal Consorzio di bonifica di Piacenza ai proprietari di pozzi

La vicenda dello “schema di Convenzione” sottoposto dal Consorzio di bonifica di Piacenza ai soggetti che richiedono il rilascio di concessione per il prelievo di acqua pubblica tramite pozzi approda in parlamento grazie all’interrogazione dell’on. Galeazzo Bignami (Fratelli d’Italia) al Ministero ambiente e tutela territorio e al Ministero delle politiche agricole.

Il parlamentare fa sua la questione sollevata recentemente dal Sindacato della Proprietà Fondiaria di Piacenza che, già all’epoca, aveva sottolineato come i soggetti che richiedono il rilascio della concessione che non sono tenuti a sottoscrivere lo “schema di Convenzione” con la bonifica.

Questo il testo dell’interrogazione:

Interrogazione a risposta scritta:

BIGNAMI. – Al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. – Per sapere – premesso che:

il sindacato provinciale della Proprietà Fondiaria di Piacenza è venuto a conoscenza che, da qualche tempo, nel territorio di interesse, i soggetti che richiedono il rilascio di concessione per il prelievo di acqua pubblica sotterranea (pozzo) o superficiale, vengono invitati a sottoscrivere uno «schema di Convenzione» con il Consorzio di bonifica di Piacenza che prevede la possibilità per quest’ultimo Ente di utilizzare l’acqua oggetto di concessione nel caso di «stato di emergenza idrica» dichiarato con delibera dallo stesso Consorzio di bonifica;

il predetto sindacato ha informato tutti gli interessati al rilascio della concessione per il prelievo di acqua pubblica, che non sono tenuti a sottoscrivere il citato «schema di Convenzione» che parrebbe anche presentare profili di illegittimità –:

se intenda adottare iniziative di carattere normativo, anche sulla base di una specifica intesa in sede di Conferenza Stato-regioni, per disciplinare più compiutamente condizioni e modalità di utilizzo dell’acqua pubblica sotterranea e superficiale in concessione da parte dei Consorzi di bonifica, relazione al verificarsi di situazioni di emergenza idrica, alla luce delle criticità che emergono dal caso di cui in premessa.

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