“Intrecciare le forze per dare una risposta efficace alla collettività”

Il nuovo questore di Piacenza Ivo Morelli si è insediato ieri a Piacenza. Punta molto sulla collaborazione con le altre forze dell’ordine e con la cittadinanza per un’efficace opera di prevenzione dei crimini

Da Aosta a Piacenza. Dopo il dottor Pietro Ostuni, questore della nostra città per un biennio, anche il nuovo questore Ivo Morelli arriva da Aosta, capoluogo della più piccola regione d’Italia e città di 34 mila abitanti. Peraltro con Ostuni Morelli condivide anche la terra d’origine essendo entrambi pugliesi. Nato nel 1967 a San Giovanni Rotondo ha vissuto fino all’università nella bellissima località balneare di Vieste (Foggia). Entrato in polizia nel 1991, il nuovo responsabile di viale Malta è sposato con due figli ed  ha trascorso buona parte della sua carriera a Milano, dove è stato a capo dell’Ufficio Prevenzione Generale e soccorso pubblico ed ha diretto alcuni commissariati fra cui quello “Centro” di piazza San Sepolcro.

In queste sue prime 48 ore il dottor Morelli sta prendendo contatto con la città ed ha incontrato le tre donne che contano sul fronte del “governo cittadino”, il prefetto Daniela Lupo, il procuratore Grazia Pradella ed il sindaco Katia Tarasconi.

Al contempo ha iniziato un confronto con i suoi collaboratori in questura per prendere contatto con la nostra provincia, partendo dai numeri e dai report sulla criminalità. Stamane ha anche voluto incontrare la stampa mettendo subito in atto un “patto di collaborazione” fra l’istituzione che si trova a guidare e chi quotidianamente scrive quanto avviene in questo territorio.

«La città – ha detto il questore – avrà sicuramente un questore che ha voglia di fare. Approfondirò quelle che sono le attività illecite ed i comportamenti che creano disturbo a quella che è la serena vita del dei cittadini nella provincia piacentina. Il piacere del confronto è fondamentale e la rete che si crea tra le varie istituzioni è la forza di una provincia nell’attività di prevenzione a controllo del territorio. Quindi su questo punteremo, sulle larghe intese, sulla partecipazione della cittadinanza. E’ importante poter ricevere dai cittadini le informazioni che non sempre con gli operatori sul territorio si riescono a raccogliere; questo anche attraverso gli organi di stampa che ovviamente leggiamo sempre con interesse. Il tutto per ricondurre la realtà degli episodi ad un’immediata risoluzione. Il tentativo è quello di prevenire, di leggere prima le situazioni che si vanno mano a mano creando nei quartieri piuttosto che nelle nei comuni dell’hinterland di Piacenza, per poterli affrontare ed arrivare sotto diversi aspetti alla loro risoluzione.  

«Credo – ha concluso Morelli – che i colleghi dell’Arma, della Guardia di finanza, le polizie locali saranno con noi una grande squadra con cui intrecciare le forze e per dare la risposta alla collettività».

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