La Banca di Piacenza ricorda Luigi Gatti e Carlo Squeri dedicandogli due sale riunioni della sede centrale

Omaggio agli ex amministratori dell’Istituto di credito alla presenza dei famigliari

Due sale riunioni della Sede centrale della Banca di Piacenza sono state intitolate a Luigi Gatti (1926-2010) e Carlo Squeri (1921-2013), persone che hanno accompagnato l’Istituto di credito locale per un pezzo della sua storia, che hanno contribuito a costruire. In Sala Ricchetti si sono riuniti gli Amministratori della Banca e i famigliari dei due imprenditori, le cui figure sono state commemorate dal presidente del Cda Giuseppe Nenna («Rendiamo omaggio – ha affermato – a due uomini seri e onesti che si sono distinti nella loro attività imprenditoriale e in quella in Banca e che mi onoro di aver conosciuto») e dal presidente esecutivo Corrado Sforza Fogliani («Per noi Luigi Gatti era il “commendatore” – ha ricordato sottolineando come l’Istituto di credito abbia ben vivo il culto della memoria – perché con questo titolo era entrato in Banca. La mattina del giorno in cui incontrò la morte in un incidente stradale, mi portò un ritaglio dell’Osservatore Romano dove si parlava di fiducia e responsabilità, due valori che ci ha lasciato come testamento spirituale. Da Consigliere delegato della Banca è stato un grande innovatore. Carlo Squeri esercitò la sua funzione di probiviro con quella discrezione che gli era tipica. I due erano grandi amici e ci hanno lasciato un insegnamento: fare sempre il passo che gamba consente»).

Robert Gionelli ha invece presentato alcuni cenni biografici dei due illustri piacentini. Luigi Gatti – imprenditore (nel 1974 fondò un’azienda specializzata nella zincatura metalli, ancora oggi attiva e fiorente) e per 19 anni presidente della Camera di Commercio – è stato, per la Banca, Consigliere dal 1972 al 2010 e Consigliere delegato dal 1976 al 2009; componente del Comitato esecutivo dal 1982 al 2010, ha ricoperto la carica di presidente della Commissione Tecnica e di Economato dal 1983 al 2010. Carlo Squeri – imprenditore del settore conserviero, nel 1968 progettò è realizzò la prima macchina industriale per la produzione della polpa di pomodoro – è entrato nel Collegio dei probiviri della Banca nel 1983 (supplente fino al 1985 ed effettivo dal 1985 al 2013), ricoprendo la carica di presidente del Collegio dal 2005 al 2013.

In rappresentanza dei famigliari erano presenti, per Luigi Gatti, la sorella Alberta, i nipoti Marina e Roberto (il quale ha manifestato gratitudine alla Banca per l’iniziativa e confermato la splendida amicizia tra lo zio e Carlo Squeri) e il cugino Marco Miglioli; per Carlo Squeri, i figli Angela, Alberto e Dario («Grazie alla Banca di Piacenza – ha detto quest’ultimo – dove mi sento sempre un soggetto a differenza di altri Istituti, dove sono semplicemente un numero»).

Si è poi proceduto, da parte dei famigliari, allo scoprimento delle targhe apposte a due sale riunioni del primo piano della Sede di via Mazzini, dedicate appunto a Luigi Gatti (quella dove si riunisce il Comitato esecutivo, di cui è stato componente per 28 anni) e a Carlo Squeri (uno spazio tecnologicamente attrezzato per ospitare conference-call).

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