La “Buona Destra” chiede di far partire il cantiere per il parcheggio di piazza Cittadella

Il partito accusa l'amministrazione comunale (che però sostiene) di temporeggiare sulla costruzione dei 250 posti auton interrati e dice "il leguleismo e l’indecisionismo stanno ingessando Piacenza"

Piazza Cittadella Piacenza

Formalmente la Buona Destra a Piacenza sostiene l’attuale giunta attraverso il suo rappresentante in consiglio comunale, Michele Giardino (ex Forza Italia), ma le posizioni del neonato partito sono sempre più spesso in contrapposizione con le scelte della giunta Barbieri. Non fa eccezione la questione del parcheggio di piazza Cittadella, sul quale il movimento politico accusa l’amministrazione piacentina di immobilismo totale.

«Piazza Cittadella nasconde un anfiteatro romano? Allora tiriamolo fuori e valorizziamolo. Come a Lecce. Non nasconde un anfiteatro romano? Allora realizziamo il parcheggio interrato. L’unico modo per scoprirlo è iniziare a scavare.

Mentre Milano ragiona su 15mila nuovi posti auto da costruire sottoterra e la gran parte delle città italiane ha già realizzato parcheggi sottostanti il livello stradale, nei pressi delle principali piazze dei centri urbani (Brescia, Piazza della Vittoria, a pochi passi da Piazza della Loggia; Cremona, Piazza Marconi, a pochi passi da Piazza del Comune; Verona, Via Paglieri a pochi passi da Piazza Brà e dall’Arena; solo per citarne alcuni), qui a Piacenza si continua a temporeggiare. Addirittura, per verificare se vi sia ancora l’interesse pubblico alla realizzazione dell’infrastruttura, si incarica una società privata. In quattro anni, neppure la vecchia biglietteria è stata demolita.

Buona Destra ritiene che si debba dare seguito all’appalto assegnato – ormai nove anni fa – alla società Piacenza Parcheggi. Il bisogno di posti auto nel quadrante nord della città è conclamato e il garage interrato va costruito e va costruito lì (folle pensare che l’area ex Acna di Via Tramello possa sostituire il progetto di Piazza Cittadella: sarebbe più distante da Piazza Cavalli del parcheggio della Cavallerizza sullo Stradone Farnese!).

Si faccia partire il cantiere. Subito. Se non emergerà nulla di storicamente rilevante, l’opera verrà finalmente completata e nuovi 250 posti auto saranno disponibili a ridosso del centro storico e al servizio di Palazzo Farnese, del Carmine, delle due palestre appena inaugurate, della nuova sede dell’Agenzia delle Entrate, del mercato coperto e delle scuole previste nell’ex Laboratorio Pontieri. Al contrario, se si dovesse rinvenire un anfiteatro o comunque un sito di interesse archeologico (la parola, in tal caso, passerebbe alla Soprintendenza), si fermerebbero i lavori, si ristorerebbero (come da contratto) i costi sostenuti dall’impresa edile e finalmente si avrebbe un locus di fortissimo richiamo culturale e turistico, da cui la città non potrà che trarre massimo beneficio.

Il leguleismo e l’indecisionismo stanno ingessando Piacenza, mentre Piacenza ha bisogno di essere proiettata nel futuro».

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