La Finanza scopre un agriturismo “fantasma”: inesistente ma finanziato con 200 mila euro pubblici

Aveva ricevuto 200 mila euro di aiuti pubblici a favore di un agriturismo. Peccato che un agricoltore piacentino quella struttura ricettiva non la avesse nemmeno mai costruita. A scoprirlo sono stati, i  finanzieri  del  comando  provinciale di Piacenza nell’ambito delle attività di contrasto agli sprechi e agli illeciti in materia di spesa  pubblica  nel  settore  degli  aiuti  all’agricoltura. Tra l’altro lo stesso imprenditore, non contento dei fondi illecitamente ottenuti aveva già presentato una seconda domanda per ulteriori  197.000  euro richiesti per ampliare l’attività in realtà inesistente.

Durante un controllo amministrativo, concluso nei giorni scorsi, i militari del  Nucleo  di  polizia  economico finanziaria  hanno  accertato  che  nel  2012 l’imprenditore,  con  la  complicità  di  un  professionista  e  di  un  ex funzionario  della  provincia,  aveva  ottenuto  illecitamente  dalla  Regione Emilia   Romagna   un   finanziamento   agricolo   pari   a   200.000   euro   per   la realizzazione   di   interventi   di   recupero   e   ampliamento   di   immobili   da destinare  ad  attività  agrituristica,  nell’ambito  del  piano  di  sviluppo rurale incluso nella programmazione 2007-2013.

In realtà, sul luogo ove sorge la struttura che avrebbe dovuto fungere da agriturismo, i militari si  sono  trovati  di  fronte  a  un  vero  e  proprio cantiere edile; nessuna traccia invece di qualsivoglia attività ricettiva.

Il titolare dell’azienda aveva presentato, insieme alla domanda di contributi una scarna documentazione, che riportava falsamente l’esistenza della struttura ed il possesso di tutti  i requisiti necessari all’esercizio dell’attività ricettiva, mai posta in essere. Così aveva ottenuto  l’incentivo  pubblico,  traendo  in  inganno  sia l’Amministrazione Provinciale di Piacenza (responsabile  delle  procedure amministrative di concessione dei finanziamenti) sia l’A.G.R.E.A., l’ente regionale pagatore delle provvidenze agricole in Emilia Romagna, che ha materialmente erogato le somme.

Nel corso delle attività ispettive è stato inoltre appurato che nel 2016 lo stesso  imprenditore,  questa  volta  con  la  complicità di un agronomo, aveva  presentato nell’ambito  del  piano  di  sviluppo  rurale 2014 -2020 (relativo a investimenti  per  la  creazione  e  lo  sviluppo  di  agriturismi) una ulteriore domanda di aiuto per un importo di circa 197.000 euro, per la seconda volta dichiarando, alsamente, il  possesso  dei  requisiti  necessari all’esercizio  dell’attività  ricettiva  nonché  l’ampliamento  dell’attività stessa.

Al termine degli accertamenti, il titolare dell’azienda agricola beneficiaria dei  finanziamenti e i due professionisti  sono  stati  denunciati alla  Procura  della  Repubblica  di  Piacenza  rispettivamente  per  truffa  e tentata  truffa  aggravata  per  il  conseguimento  di  erogazioni  pubbliche, mentre  l’ex  funzionario  della  Provincia  è stato  deferito  per  falsità ideologia commessa da pubblico ufficiale.

Contestualmente è stata proposta alla Regione, ente gestore  della spesa, l’azione di recupero delle  somme  indebitamente  percepite  pari  a 200.000  euro,  l’applicazione  di  una  maxi sanzione amministrativa  prevista dalla normativa di settore pari a ulteriori 150.000 euro, nonché il blocco della contribuzione di 197.000 euro, già concessa ma non erogata. Infine,  visto il danno  erariale,  il tutto è stato segnalato anche alla Procura regionale presso la Sezione giurisdizionale per l’Emilia Romagna della Corte dei Conti.

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