La giunta Barbieri riassume in un video le attività del 2021

Il sindaco non scioglie ancora la riserva sulla propria ricandidatura. "la nostra - ha detto - è un’amministrazione che ha pensato in grande, nonostante la pandemia"

Si è aperta con la proiezione di un lungo video la consueta conferenza stampa di fine anno del Sindaco Patrizia Barbieri e della Giunta comunale di Piacenza, tenutasi questa mattina in sala consiglio. Quattordici minuti e venticinque secondi sotto il titolo “2021 Un anno in Comune”  per riassumere i principali interventi realizzati dall’amministrazione che si prepara ad affrontare l’ultimo semestre prima delle elezioni.

Nonostante le sollecitazioni dei giornalisti il sindaco Patrizia Barbieri non ha sciolto la riserva sulla propria ricandidatura perchè – ha in sostanza detto – sono concentrata sulle tante cose da fare per la nostra città e non voglio farmi distrarre da altre questioni.  Una scelta la sua su cui peseranno considerazioni politiche ma anche personali, visto che il suo mandato, ora in chiusura, è stato reso ancor più gravoso dalla pandemia. Qualche verbo al futuro, parlando di Piacenza, le scappa comunque anche se si corregge subito per non anticipare le sue scelte che annuncerà durante il mese di gennaio. Del resto, non avendo la sinistra ancora trovato la quadra sul nome del proprio candidato sindaco, non c’è fretta di uscire allo scoperto e rivelare nomi ed alleanze. Smentisce dunque la Barbieri di aver già sottoscritto un accordo con Liberi, il gruppo di Massimo Trespidi nei confronti del quale spende comunque parole di stima.

«Il 2021 – ha detto il sindaco – è stato all’insegna della ripartenza dopo un anno pesantemente condizionato dal Covid. Per fortuna anche dal punto di vista dell’economia del territorio inizia ad arrivare qualche segnale positivo».

“Un’amministrazione che ha pensato in grande, nonostante la pandemia”

«La nostra amministrazione – ha rivendicato il sindaco – indipendentemente dal giudizio positivo o negativo che si voglia darle non si può dire che non abbia sviluppato progetti strategici per dare una visione diversa al futuro della nostra città». Il primo cittadino ha così ricordato l’istituzione del corso di medicina in inglese, il progetto di ristrutturazione dell’ex ospedale militare, il campus scolastico che sorgerà nell’ex laboratorio Pontieri, grazie alla sinergia con la provincia, l’impegno sull’area del Po.

«Questa – ha affermato non è l’amministrazione delle manutenzioni (per quanto importanti). E’ un’amministrazione che ha pensato in grande, nonostante la pandemia».

L’avvocato Barbieri si è detta ancora una volta convinta della bontà della scelta compiuta in via Colombo con l’abbattimento dell’ex mercato ortofrutticolo, non solo in termini di contrasto al degrado ma anche perché il parcheggio che vi sorgerà sarà «strategico ed amplierà i servizi di mobilità».

Non è mancato un accenno all’area ex Pertite. «Ci simo visti con il comitato ed abbiamo avuto un incontro in call con il ministero. Dopo l’Epifania ci sentiremo ancora per portare avanti il futuro di quell’area».

L’assessore Tassi ha spiegato che il comune ha investito una cifra consistente, 350 mila euro, per verificare la situazione di tutti i pali di illuminazione presenti sul comune, dopo che ne era caduto uno, lo scorso anno in via Martiri della Resistenza. Intanto tutto è pronto per la partenza del tanto atteso vigile elettronico in piazza Cavalli. Le telecamere sono state posizionate e si è in attesa del via libera da parte del Ministero dei trasporti che deve concedere la “licenza di multare”. Sono invece già stati attivati i pannelli led al varco dell’isola pedonale per avvisare in maniera chiara quando la ZTL è attiva e quando no.

Piazza Cittadella nota dolente per la giunta Barbieri

Il punto dolente per la giunta Barbieri resta indubbiamente piazza Cittadella. La giunta è in cerca di una via di uscita da quel parcheggio sotterraneo che nessuno vuole più ma che vede l’ente pubblico vincolato per contratto. «Ci stanno lavorando i tecnici per risolverla – ha detto il sindaco. E’ un problema molto complesso. Si stanno facendo valutazioni economiche e finanziarie. E’ una partita molto tecnica con in coinvolgimento di soggetti terzi (Corte dei Conti ndr). Una volta conclusa questa fase si potranno fare scelte politiche. Spero di poter avere una risposta nei primi mesi dell’anno e di poter portare qualche primo risultato. A chi sostiene che piazza Cittadella è “un buco nero” della mia Giunta allora dico che è un buco nero da condividere con chi lo ha creato, con che ha creato il disastro. E’ una partita che ci sta tenendo molto impegnati».

L’assessore Mancioppi ha sottolineato che se il parcheggio sotterraneo avrebbe dovuto portare 150 posti auto pubblici (più 50 privati) già 42 sono stati recuperati nell’area pontieri.

«L’Ex area Acna – ha detto la Barbieri – sarà oggetto di bonifica – e personalmente non credo che li sorgeranno palazzi ma molto probabilmente proprio parcheggi a servizio dell’area nord della città».

Il sindaco difende prefetto e questore sul tema sicurezza dopo le parole di Trespidi

Nella scorsa seduta del consiglio comunale Massimo Trespidi, capo della lista Liberi, ex presidente della Provincia e probabile futuro alleato di governo per il centro destra, aveva attaccato con estrema durezza il Prefetto ed il Questore sul tema sicurezza sostenendo in sostanza che dovrebbero occuparsi meno di indire tavoli di concertazione e più di risolvere i problemi di ordine pubblico che le cronache della nostra città ci evidenziano. Il sindaco ha però difeso entrambi dando atto del loro impegno per dare risposte concrete su questo tema. «Come ha dichiarato il prefetto siamo di fronte ad una situazione comune a molti capoluoghi di provincia. Una situazione che ha visto anche la degenerazione delle bande giovanili che prima del Covid non sapevamo nemmeno cosa fossero. Stanno facendo tutti il massimo sforzo. Anche noi con la polizia locale. Dopo aver istituito il nucleo di Polizia del Centro storico ora istituiremo il Nucleo Frazionale. Inoltre arriveranno altre 20 telecamere in aggiunta alle 40 già previste dal Patto per la sicurezza».

 

 

 

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