La Giunta di Piacenza dice si ai taser per la polizia locale

Avviato il percorso per dotare la Polizia Locale di “armi comuni ad impulsi elettrici”: approvata dalla Giunta Barbieri la sperimentazione

La Giunta Barbieri ha approvato la sperimentazione di “armi comuni ad impulsi elettrici” come dotazione di reparto del personale del Corpo di Polizia Locale di Piacenza. La previsione viene inserita nel vigente “Regolamento del Corpo di Polizia Locale di Piacenza” che, una volta ottenuto il via definitivo da parte del consiglio comunale chiamato ad esprimersi nelle prossime settimane, verrà inviato al Ministero dell’Interno per tramite della Prefettura di Piacenza e alla Regione Emilia-Romagna.

“Dopo aver dotato tutti gli agenti in servizio dello spray al peperoncino come strumento di difesa – previsione già contenuta nel Regolamento dal 2008 ma mai attuata – oggi attiviamo la procedura per fornire alla Polizia Locale il numero massimo di dispositivi ad impulsi elettrici attualmente consentito dalla Legge 132/2018. Riteniamo sia un ulteriore segnale dell’attenzione che l’Amministrazione Barbieri ha da sempre riservato alle esigenze e alle richieste degli agenti della Polizia Locale, insostituibile presidio di legalità e sicurezza della nostra città”. Il Sindaco Patrizia Barbieri e l’Assessore alla Sicurezza, Luca Zandonella, commentano così la decisione assunta in Giunta e aggiungono: “Consci delle difficoltà in cui spesso sono costretti ad operare nell’assolvimento del proprio servizio, riteniamo fondamentale mettere gli agenti di Polizia Locale nelle migliori condizioni e proseguiremo, in questo intendimento, con sempre maggiore attenzione. Attendiamo fiduciosi il voto favorevole del consiglio comunale per poter procedere quanto prima con la sperimentazione”.

La modifica prevede l’inserimento dell’Articolo 61 bis al Regolamento del Corpo di Polizia Locale recante come titolo “Sperimentazione armi comuni ad impulsi elettrici” e prevede la possibilità di dotare “in via sperimentale e per sei mesi, due operatori aventi la qualifica di agente di pubblica sicurezza, di un’arma comune ad impulsi elettrici”.
“Le armi comuni ad impulsi elettrici costituiscono dotazione di reparto”(comma 2), “la sperimentazione avrà inizio alla conclusione del periodo formativo del personale interessato e sarà formalmente comunicata al Sindaco e al Prefetto dal Comandante del Corpo (comma 3), in conformità alla delibera di approvazione.

Secondo quest’ultima, il Comando di Polizia Locale, autorizzato ad acquistare le armi comuni ad impulsi e a formare almeno due istruttori da adibire all’addestramento, concorda con l’Azienda Sanitaria Locale un percorso formativo relativo alle conseguenze sanitarie derivante dall’uso delle predette armi. La delibera approvata e inviata al consiglio comunale indica, inoltre, con precisione e dovizia di particolari le procedure operative, le priorità e le prescrizioni per l’eventuale utilizzo delle armi comuni ad impulsi elettrici, che – si legge – “deve essere l’estremo mezzo per rendere innocui soggetti estremamente agitati e aggressivi, armati con armi da sparo, da taglio e similari o corpi contundenti atti a costituire grave pericolo per l’incolumità pubblica e degli agenti operanti”.

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