La Giunta regionale dà il via libera alla terapia ormonale gratis per chi vuole cambiare sesso

Rancan (Lega): "Scandaloso in un momento in cui mancano fondi per i vaccini". Piccinini (M5S): "Una misura di civiltà"

La delibera della giunta regionale dell’Emilia Romagna che prevede la gratuità per le terapie ormonali a favore di chi vuole cambiare sesso ha suscitato diverse ed opposte reazioni politiche. Assolutamente contrario il piacentino Rancan, capogruppo della Lega, mentre è favorevole Silvia Piccinini Capogruppo del Movimento Cinque Stelle. Vediamo i due interventi.

La contrarietà di Rancan

“E’ scandaloso e terribile che, nel bel mezzo di una pandemia globale, che siamo ancora lontani dal debellare, in cui mancano i fondi per acquistare vaccini antinfluenzali in quantità adeguate, la Giunta della Regione Emilia-Romagna deliberi di fornire gratuitamente terapie ormonali a coloro che vogliono cambiare sesso”. Il capogruppo in Regione ER, Matteo Rancan, sbotta alla notizia che “d’ora in poi, in Emilia-Romagna le persone con disforia di genere potranno ricevere gratuitamente le terapie ormonali adeguate sotto stretto controllo del servizio sanitario regionale; i farmaci verranno erogati direttamente dalle farmacie ospedaliere”.

Si consideri solamente che “la Regione ha acquistato 1.200.000 vaccini: un numero che, secondo il calcolo del ministero non coprirebbe neanche la popolazione più fragile” punge il capogruppo leghista. “Stiamo attraversando un contesto storico particolare, unico, in cui ci troviamo a dover fronteggiare il rischio di una possibile seconda ondata Covid e, contestualmente, i nostri medici di base si trovano ad avere a disposizione la metà del tempo per la vaccinazione, a causa della necessità di distanziare gli appuntamenti per evitare assembramenti. Insomma: una situazione infernale, eppure la nostra Regione trova il tempo e le risorse per pagare le cure ormonali a coloro che vogliono cambiare sesso. Era davvero una priorità da affrontare ora? A me sembra paradossale…” conclude Rancan.

Una misura di civiltà secondo Piccinini

“La delibera appena approvata dalla Giunta che riconosce la gratuità delle cure ormonali a chi ha deciso di cambiare sesso va finalmente nella direzione di un pieno riconoscimento dei diritti di tutti, senza discriminazioni di genere: è una misura di civiltà”. È questo il commento di Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo alla notizia che la Regione ha concesso alle persone con disforia di genere di poter sostenere gratuitamente, e sotto il controllo delle Servizio sanitario regionale attraverso le farmacie ospedaliere, le terapie ormonali adeguate. “Si tratta una buona notizia frutto anche dell’impegno che il MoVimento 5 Stelle ha portato avanti nella scorsa legislatura per l’approvazione della legge contro l’omotransfobia – aggiunge Silvia Piccinini – Finalmente dopo tanto tempo si potrà dare una risposta adeguata a chi chiedeva il riconoscimento di alcuni diritti fino a questo momento negati. Certo, questa delibera rappresenta soltanto il primo passo verso un più ampio progetto che abbia come obiettivo quello di azzerare tutte le discriminazioni e diseguaglianze che oggi purtroppo ancora restano tante. C’è ancora molta strada da fare ma come M5S in Regione non mancheremo di assicurare il nostro appoggio a iniziative che vadano in questo senso” conclude la capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle.

 

 

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