La Guardia di Finanza festeggia 246 anni dalla sua fondazione

Tempo di bilanci per le fiamme gialle piacentine: nell'ultimo anno e mezzo scoperti 48 evasori totali, responsabili di aver evaso oltre 12 milioni di IVA

Si è celebrato questa mattina, presso la caserma Luigi Galli, a Piacenza il 246° anniversario della fondazione della Guardia di Finanza.

L’emergenza Covid ha imposto una cerimonia sobria, raccolta e composta, ma nel contempo molto sentita, svoltasi nel rispetto delle misure per il contenimento dell’emergenza epidemiologica in corso.

Erano presenti il  comandante provinciale, il colonnello Daniele Sanapo, il Presidente della sezione provinciale dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia, il brigadiere capo in congedo Davide Mazza ed il  prefetto di Piacenza Maurizio Falco.

E’ stata deposta una corona di alloro ai piedi del monumento che rappresenta il grifone, simbolo iconico della guardia di finanza, posto all’ingresso della caserma. Un omaggio ai caduti del Corpo che ha rappresentato anche un momento di riflessione e di commozione alla luce dei tristi eventi che hanno così pesantemente colpito la comunità piacentina.

È seguito un breve saluto degli ufficiali e comandanti dei reparti al prefetto che, nel corso dell’incontro, ha voluto ringraziare le fiamme gialle piacentine per l’impegno con cui adempiono ogni giorno al loro dovere.

 Come ogni anno, in occasione della ricorrenza, viene reso noto anche un bilancio con i principali risultati conseguiti dalle fiamme gialle piacentine. I dati si riferiscono al 2019 e ai primi cinque mesi del 2020.

 LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI

 Nel 2019 e nel periodo “gennaio – maggio 2020”, la Guardia di Finanza di Piacenza ha eseguito quasi 250 interventi fiscali in materia di II.DD. e IVA. L’attività del Corpo è stata rivolta al contrasto di quei fenomeni evasivi che vanno dall’emissione ed utilizzo di fatture false alle cosiddette “frodi carosello”, che generano crediti IVA totalmente inesistenti, dalle indebite compensazioni di imposte e contributi, al fenomeno dell’estero vestizione.

48 sono stati gli evasori totali scoperti in un anno e mezzo, responsabili di aver evaso oltre 12 milioni di IVA, mentre sono stati 112 sono stati i soggetti denunciati per reati fiscali di cui 7 in stato di arresto. 66 sono state le deleghe d’indagine concluse in collaborazione con le competenti Magistrature Ordinarie.

 Le proposte di sequestro, avanzate dai Reparti operativi all’Autorità Giudiziaria nell’ultimo anno e mezzo, nell’ambito dei reati fiscali accertati, sono state pari a circa 20 milioni di euro.

 Nel settore delle Accise i dipendenti reparti hanno eseguito n. 21 interventi che hanno permesso di rilevare tributi evasi per oltre 3 milioni di euro.

CONTRASTO AGLI ILLECITI IN MATERIA DI SPESA PUBBLICA

Nel 2019, e nei primi 5 mesi del 2020, è proseguito l’impegno dei militari nella lotta alla corruzione ed al contrasto degli illeciti che provocano nocumento alla spesa pubblica nazionale, locale e Comunitaria.

Nel periodo di riferimento sono stati:

– segnalati Appalti irregolari per circa 200.000 euro;

– accertati Danni erariali per oltre 1milione e 300mila euro;

– denunciati all’Autorità Giudiziaria 18 soggetti;

5 sono state le deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la Magistratura Ordinaria e la Corte dei Conti, mentre le proposte di sequestro, avanzate agli Organi di riferimento, ammontano a circa 600mila euro.

 125 sono stati gli interventi sulle PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE (ovvero controlli che riguardano erogazioni a favore di soggetti che versano in delicate condizioni economiche e sociali) mentre, nell’ambito della spesa sanitaria e previdenziale, sono stati effettuati 24 controlli effettuati sui Ticket sanitari.

 LOTTA ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ECONOMICO-FINANZIARIA

 Le indagini patrimoniali, nell’ambito dei reati economico-finanziari e della normativa antimafia, hanno consentito complessivamente, nel 2019 e nei primi 5 mesi del 2020, il sequestro di beni e valori per circa 160 mila euro, mentre le richieste di sequestro, in corso, ammontano a oltre 7milioni e mezzo di euro.

 Nel citato periodo, in applicazione alla normativa antimafia sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 12 soggetti.

 Nell’ambito del contrasto del fenomeno del riciclaggio dei capitali illeciti, sono stati denunciati 5 soggetti ed accertato nella specifica normativa per un ammontare di oltre 500mila euro.

 Nel periodo in argomento sono state esaminate poco meno di 200 Segnalazioni per operazioni Sospette con la constatazione di rilievi ai fini amministrativi.

 Nel settore della tutela del mercato e dei beni e servizi, i Reparti operativi hanno effettuato 28 interventi e dato esecuzione a 5 deleghe dell’Autorità Giudiziaria. Nel settore a contrasto dei traffici di droga, nel 2019 e nei primi

5 mesi dell’anno in corso, sono stati effettuati 68 interventi che hanno consentito di procedere ad 11 arresti e 31 denunce a piede libero; in tale ambito sono stati sequestrati più di 8 kg di sostanze stupefacenti.

 CONCORSO ALLA SICUREZZA INTERNA ED ESTERNA DEL PAESE

 La Guardia di Finanza ha continuato a fornire il proprio contributo per la sicurezza dei cittadini, anche con il controllo del territorio e la vigilanza di obiettivi sensibili, eseguito in concorso con la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri.

 Va ribadito, inoltre, l’incessante impegno dell’aliquota piacentina dei Baschi Verdi, che partecipa al mantenimento dell’ordine e la sicurezza pubblica, in occasione di manifestazioni ed avvenimenti sportivi di rilievo.

 IL BILANCIO OPERATIVO NELLO STATO DI EMERGENZA DA COVID-19

 Il Colonnello Sanapo ha sottolineato come la commemorazione, oltre che per ricordare i valori fondanti dell’istituzione, è anche il momento per riconoscere il giusto merito alle donne e uomini in divisa per la dedizione con cui hanno compiuto il proprio servizio, in modo particolare a quelli che recentemente sono stati impegnati in prima linea nel far rispettare le disposizioni, emanate dalle autorità, per il contenimento della pandemia da covid-19.

 A riguardo, quale bilancio operativo nello stato di emergenza da covid19, a partire dallo scorso mese di marzo sono stati controllati 5740 soggetti; quasi un centinaio le persone denunciate, a vario titolo, per violazioni commesse nel periodo di lockdown, di cui 4 tratte in arresto. 60 sono stati i controlli effettuati nei confronti di altrettanti esercizi commerciali di cui 17 segnalati all’autorità giudiziaria competente; nel settore della contraffazione e della sicurezza prodotti sono state sottoposte a sequestro circa 1.700 mascherine da parte dei reparti operanti.

In ultimo il Comandante Provinciale ha delineato gli scenari futuri del Corpo il quale, in una fase post covid-19, è chiamato a rinnovarsi ed a misurarsi con sfide moderne, impegnative, delicate ed estremamente complesse.

 La Guardia di Finanza, quale unica forza di polizia economico-finanziaria del Paese, dovrà supportare l’operazione di rilancio economico del sistema produttivo nazionale, intercettando e neutralizzando, per tempo, ogni tentativo di infiltrazione o ingerenza delle organizzazioni criminali nel circuito imprenditoriale.

 Avrà il compito di bloccare l’ingresso di capitali illeciti nell’economia legale del Paese, frutto di prestiti usurai o rilevazione, da parte di gruppi criminali senza scrupoli, di imprese in condizioni di disagio economico e vulnerabilità finanziaria.

 Dovrà vigilare affinché il flusso di denaro messo in campo, per arginare la sofferenza economica di molte famiglie, siano destinati alle categorie più fragili e non siano preda di operatori disonesti.

 Dovrà perseguire, senza sosta, nel contrastare con determinazione e capacità investigativa, le forme più insidiose e riprovevoli di evasione ed elusione fiscale, anche di natura internazionale, che possono vanificare il contributo ed il lavoro delle tantissime persone oneste che partecipano al regolare funzionamento della nostra società.

 Agirà per proteggere le forze produttive sane, impedire che gli sforzi e i sacrifici comuni siano compromessi da deleterie logiche affaristiche chiudendo la porta alle organizzazioni malavitose che, in un momento di crisi economica di tale proporzione, rischiano di attecchire e proliferare.

 Il Colonnello Sanapo ha chiuso manifestando gratitudine verso il Prefetto, le istituzioni locali, l’Autorità Giudiziaria e le altre forze di polizia con le quali, quotidianamente, le fiamme gialle piacentine operano in un clima di reciproca collaborazione ed in perfetta sinergia.

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