La menopausa aumenta il rischio di depressione

Lo conferma un recente studio condotto su un significativo campione di donne tra i 35 e i 78 anni di età

La menopausa rappresenta un passaggio naturale nella vita di ogni donna a cui si associano cambiamenti sia di tipo fisico sia mentale. Tali modificazioni, che si verificano nel corpo e nella psiche del genere femminile, provocano effetti spesso indesiderati che aggravano questa particolare fase della vita. La sintomatologia è varia e colpisce in modo differente sia con riguardo all’intensità dei sintomi (vampate di calore, maggiore irritabilità, aumento del colesterolo e della pressione arteriosa, spesso fastidiosi mal di testa, difficoltà di concentrazione, senso di pesantezza, facile faticabilità) sia con riguardo alla loro durata che può variare da pochi mesi addirittura a parecchi anni, nelle forme più severe. Ai sintomi fisici sopra elencati spesso si accompagnano anche sensazione di ansia, stress e il manifestarsi di forme depressive.

Il motivo del malessere avvertito in menopausa è causato dalla drastica riduzione degli ormoni (in particolare estrogeni e progesterone) che fin dall’età dello sviluppo ciclicamente si riversano nel circolo ematico per sollecitare gli organi riproduttivi a espletare la funzione a cui sono deputati (generare nuova vita).

Con la menopausa si interrompe questo ciclo. In particolare, quando i follicoli non sono più in grado di rilasciare le cellule uovo (ovociti) si assiste ad una riduzione dei livelli di estrogeni e alla scomparsa della produzione ciclica di progesterone. In risposta a tale disequilibrio, l’ipofisi (piccola ghiandola posizionata all’interno della scatola cranica che regola la produzione ormonale) aumenta la sintesi ed il rilascio dell’ormone follicolo stimolante o FSH, senza che peraltro vi sia risposta da parte delle ovaie che hanno esaurito la loro dote di follicoli.

E’ come se l’ipofisi urlasse alle ovaie di produrre ovociti, ma queste hanno esaurito le loro scorte. Ecco quindi spiegata la ragione dei vari sintomi: finchè l’ipofisi non capisce che è inutile continuare a cercare di stimolare organi che ormai hanno sostanzialmente terminato la loro funzione, permangono i disagi di ordine fisico e psicologico.

Accanto a sintomi di natura fisica si associa, con una certa frequenza, il rischio depressione, come dimostra e ulteriormente conferma una ricerca appena pubblicata su Menopause, la rivista della North American Menopause Society (NAMS), che riporta ulteriori prove a sostegno di questo legame peraltro già ampiamente provato in via sperimentale.

Per il nuovo studio dal titolo “Depression, anxiety and fear of death in postmenopausal women”, condotto in Turchia, sono state coinvolte 485 donne in post-menopausa tra i 35 e i 78 anni di età (età media 56,3 anni). I ricercatori hanno raccolto informazioni sulle loro condizioni di salute psichica per individuare, oltre ai livelli di depressione, anche quei fattori di rischio che possono contribuire allo sviluppo del disturbo dell’umore che impedisce di vedere il bicchiere mezzo pieno.

Scoprendo, senza sorprese, che la depressione è molto diffusa tra le donne in menopausa. Nel caso specifico il 41% delle partecipanti ha dichiarato di soffrire di qualche forma di depressione. Una percentuale di poco inferiore a quella registrata in altri studi probabilmente dovuta all’età relativamente giovane del campione selezionato.

Gli scienziati hanno individuato alcuni elementi che possono favorire la depressione, come la morte del partner, la fine di una relazione, l’abuso di alcolici, un eccessivo uso di farmaci, la presenza di qualche malattia fisica, una diagnosi di malattia mentale e una prole numerosa (4 o più figli).

Dall’indagine non è invece emersa alcuna associazione tra la depressione e la paura della morte, sebbene l’età un po’ più giovane del gruppo coinvolto nello studio possa aver influenzato il dato.

«I risultati di questo studio che coinvolgono donne turche in post-menopausa sono coerenti con la letteratura esistente e sottolineano l’elevata prevalenza di sintomi depressivi nelle donne di mezza età, in particolare tra coloro che hanno con una storia di disturbi psichici, condizioni di salute croniche e fattori psicosociali», scrivono i ricercatori.

Viene così rinnovato ancora una volta il consueto invito ai medici: il rischio di depressione nelle donne che stanno attraversando la fase delicata della menopausa non deve essere mai trascurato.

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