La regione concede la deroga al deflusso minimo vitale sul Trebbia

Soddisfazione da parte di Confagricoltura, Coldiretti e Consorzio di Bonifica

La regione Emilia Romagna ha concesso una deroga al deflusso Minimo vitale sul Trebbia. Confagricoltura, Coldiretti e Consorzio di Bonifica esprimono il loro plauso

Soddisfazione da Confagricoltura Piacenza per la deroga ottenuta dal Consorzio di Bonifica al Dmv sul Trebbia. Filippo Gasparini, presidente dell’associazione che ha vissuto in diretta e internamente il tavolo della Bonifica stessa, commenta così: «Siamo soddisfatti dell’azione tecnica portata avanti dal consorzio di Bonifica che si è fatto portavoce delle istanze espresse dal mondo agricolo con un’azione attenta e scrupolosa e della risposta della politica alle esigenze emergenziali che le associazioni agricole hanno manifestato».

Coldiretti Piacenza plaude il provvedimento di Arpae della Regione Emilia Romagna:

 l’autorizzazione al prelievo in deroga dal fiume Trebbia nei comuni di Rivergaro e Gazzola per uso irriguo – afferma il direttore Roberto Gallizioli – è di  fondamentale importanza, oltre che molto attesa dal mondo agricolo che purtroppo si sta trovando a fronteggiare una siccità estrema.

“Abbiamo sempre sostenuto – prosegue il direttore –la necessità di una maggior flessibilità sulla gestione del deflusso minimo vitale, soprattutto durante la stagione estiva quando l’acqua è più che mai indispensabile per garantire le nostre produzioni agricole di qualità. Gli agricoltori, che già stanno affrontando una situazione socio-economica senza precedenti a causa della pandemia e della guerra che hanno causato un’impennata dei costi di produzione, si ritrovano senza la risorsa idrica per irrigare le coltivazioni. La mancanza di precipitazioni sta causando gravi preoccupazioni per i produttori agricoli e il conseguente rischio sulla disponibilità di cibo: l’allarme siccità lanciato dall’Osservatorio del Po evidenzia come la siccità abbia già determinato danni per oltre un miliardo a seguito del calo delle produzioni agricole. A preoccupare – precisa Gallizioli- è la riduzione delle rese di produzione delle coltivazioni in campo come i cereali ma anche quella dei foraggi per l’alimentazione degli animali e di ortaggi e frutta che hanno bisogno di acqua per crescere. Una situazione pesante in un momento già molto difficile a causa della guerra in Ucraina e dei forti rincari nel carrello della spesa con aumenti di prezzi degli alimentari che hanno raggiunto a maggio il +7,1%.

Assume quindi grande importanza la determina sul dmv, per la quale – afferma Gallizioli – Coldiretti ringrazia anche il Consorzio di Bonifica, che ha presentato la richiesta di questo provvedimento, ribadendone l’urgenza e la necessità.

Nello specifico, la determina autorizza il prelievo in deroga al DMV per il prelievo sul fiume Trebbia nei comuni piacentini di Rivergaro e Gazzola(PC),in capo al Consorzio di Bonifica di Piacenza titolare della concessione per 30 giorni, a partire dal 15 giugno 2022.

Sul tema siccità, nell’ottica di individuare una soluzione efficace al problema, Gallizioli ricorda infine il progetto elaborato e proposto da Coldiretti e Anbi “immediatamente cantierabile per la realizzazione di una rete di piccoli invasi con basso impatto paesaggistico e diffusi sul territorio, privilegiando il completamento e il recupero di strutture già presente. Il progetto è di realizzare laghetti, senza uso di cemento e in equilibrio con i territori, per conservare l’acqua e distribuirla quando serve ai cittadini, all’industria e all’agricoltura, con una ricaduta importante sull’ambiente e sull’occupazione”.

Soddisfazione del Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza Luigi Bisi per l’ottenimento della deroga del Deflusso Minimo Vitale (DMV) sul Trebbia: «Ringrazio la Regione Emilia Romagna per aver dato seguito ai nostri appelli in merito alla necessità di deroga al rispetto del DMV a fronte di una significativa riduzione delle portate naturali del Trebbia. Purtroppo, viste le lungaggini burocratiche siamo stati costretti a qualche settimana di prelievi gravemente insufficienti. Quella attuale è un’emergenza estrema, con l’intera campagna irrigua ancora da affrontare ma portate da fine luglio. In sofferenza l’intero comparto agricolo e le colture di pregio che rischiano di non arrivare a fine ciclo».

Il Presidente Luigi Bisi si rivolge poi ai consorziati: «Un messaggio di gratitudine va ai nostri consorziati che hanno dovuto attendere nonostante la necessità irrigua. Dal canto nostro sicuramente lavoreremo anche di notte e nei giorni festivi per assicurare a tutti loro la dotazione irrigua necessaria stante quella disponibile».

Lo scenario idrico è molto critico: il fabbisogno di acqua è in crescita ma le disponibilità sono in progressivo esaurimento. Quella in atto è una crisi con valori mai visti in 70 anni.

La criticità dello scenario è emersa durante l’Osservatorio sugli usi idrici del Po con l’indicazione del grado di severità della siccità grave o estremamente grave con le portate in rapida diminuzione. A determinare questa situazione una magra invernale a cui hanno seguito precipitazioni localizzate e insufficienti a colmare il deficit, temperature sopra alla media e anomalie termiche importanti che hanno generato un forte aumento del fenomeno dell’evapotraspirazione. Situazione che non migliorerà nelle prossime settimane con un meteo previsto scarso di precipitazioni e temperature che potranno superare i 35 gradi.

Il bacino irriguo del Trebbia ha una estensione complessiva tra destra e sinistra Trebbia di circa 23.000 ettari. L’irrigazione è a turnazione ed è organizzata in tre distretti sottesi a sinistra al Rivo Comune di Sinistra, a destra al Rivo Comune di Destra ed al Rivo Villano.

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