La tradizione vitivinicola della Val d’Arda raccontata da giovanissimi videomakers

Sono otto i video prodotti dai ragazzi delle scuole medie di Lugagnano e Vernasca nell’ambito di un progetto dell’istituto comprensivo

Si è conclusa con la proiezione degli otto video prodotti dai ragazzi delle scuole medie di Lugagnano e Vernasca e con la premiazione di quelli risultati migliori per contenuti, tecnica, impegno e creatività, un’iniziativa che ha impegnato studenti e professori durante tutto l’anno scolastico.

Il progetto è stato proposto all’Istituto comprensivo di Lugagnano in collaborazione con la società VINIDEA di Ponte dell’Olio e con il Dipartimento DIPROVES dell’Università Cattolica di Piacenza. Il tutto rientrava nel progetto SALVIBIO che si prefigge di conservare la biodiversità del patrimonio viticolo piacentino.

In particolare si è puntata l’attenzione su alcune varietà autoctone (tra cui Melara, Santa Maria, Bervedino, coltivate ormai solo in Val d’Arda) ma che possono essere molto interessanti per la viticoltura del futuro che deve affrontare il cambio climatico. Custodi di queste varietà e partner del progetto SALVIBIO sono i produttori Az. Agr. Lusignani Alberto di Marco Lusignani a Vigoleno, Az. Vit. Villa Rosa di Illari Andrea a Bacedasco Basso, Az. Agr. Massina a Vernasca, Az. Camorali Fabrizio a Lugagnano val d’Arda.

Conservare la biodiversità significa anche mantenere viva la tradizione viticola, sensibilizzare le nuove generazioni affinché portino avanti la coltivazione della vite arrestando il fenomeno dell’abbandono delle campagne. Per questo il progetto ha previsto anche un’azione rivolta ai giovani, per aiutarli a scoprire la ricchezza e la bellezza del mondo del vino.

Si è pensato di raggiungere questo obiettivo offrendo ai ragazzi un’occasione per sviluppare la capacità di produrre video da diffondere su web, ormai diventati la principale – se non unica – modalità di scambio d’informazioni tra gli adolescenti. Tutti i giorni vediamo decine di video sul cellulare, ma sappiamo usare questo mezzo per comunicare noi qualcosa ad altri? La tecnologia è tutta disponibile praticamente senza costi: gli smartphone attuali possono fare riprese video di qualità più che accettabile, su web si possono trovare software gratuiti per il montaggio, piattaforme come YouTube consentono di far vedere i propri video a milioni di persone in tutto il mondo. Ma fare un video per comunicare bene un messaggio richiede tecnica che si può imparare.

Ai ragazzi della Val d’Arda è stato quindi proposto un corso di videomaking, tenuto on-line da Elena Valdameri collaboratrice del CREMIT dell’Università Cattolica di Milano, durante il quale sono state illustrate le fasi e le regole di produzione di un filmato: scrittura (idea, soggetto, sceneggiatura, storyboard), riprese (piano di produzione, definizione ruoli e tempi), produzione (riprese, registrazioni audio, autorizzazioni), montaggio (recupero materiale integrativo da web, editing, pubblicazione).

Contemporaneamente i ragazzi, divisi in gruppi e con il prezioso supporto degli insegnanti Alessandra Gatti, Simone Tambini e Michela Villa, hanno iniziato a costruire i rispettivi video, registrando e recuperando da web il materiale audiovisivo. Gli ultimi mesi sono stati dedicati al montaggio, effettuato con programmi gratuiti e con il tutoraggio degli esperti. Alla fine sono stati completati ben 8 video.

Secondo Alessandra Gatti, insegnante di Lugagnano e coordinatrice del progetto “il punto di forza di questo progetto è stato il percorso di affiancamento che gli esperti di Vinidea hanno fornito agli alunni durante la preparazione dei propri lavori (video). La consulenza tecnica, seguita al Corso introduttivo sulle tecniche di registrazione e montaggio dei video, ha permesso ai ragazzi di sperimentare quanto imparato in maniera precisa, puntuale e un po’ più “professionale”. L’istituto comprensivo di Lugagnano ringrazia Vinidea e l’Università Cattolica di Piacenza per l’opportunità formativa offerta ai nostri alunni”

Gianni Trioli di Vinidea, ideatore dell’iniziativa “è rimasto piacevolmente sorpreso dalla qualità dei video prodotti, ognuno sviluppato su idee e con tecniche diverse, dimostrando ancora una volta che i ragazzi hanno capacità e potenzialità che noi adulti tendiamo a sottovalutare. Pensiamo che sia stato raggiunto il duplice obiettivo di render coscienti i ragazzi dell’importanza della viticoltura per il territorio, e di far loro conoscere le basi tecniche per la produzione di video, che saranno sempre più il mezzo con cui si comunicherà agli altri le proprie idee e capacità. Devo ringraziare molto gli insegnanti che hanno accettato questa sfida: so che è stato per loro impegnativo seguire i ragazzi in questa attività, ma ritengo abbiano fatto un ottimo lavoro di valorizzazione dei talenti dei ragazzi.”

Il progetto ha ricevuto il patrocinio dei Comuni di Lugagnano e di Vernasca, ed il contributo del GAL del Ducato che ha acquistato i kit per videomaking, dati in dotazione alle classi che hanno prodotto i video vincitori. Sergio Copelli, in rappresentanza del GAL, ha dichiarato “Il GAL in qualità di soggetto gestore dei programmi di sviluppo delle aree rurali non può che accogliere positivamente e sostenere iniziative che coinvolgono le scuole. Un progetto utile allo sviluppo dell’identità sociale e culturale dei territori. I complimenti vanno agli insegnanti e ai promotori ma soprattutto alle ragazze e ai ragazzi che con passione hanno utilizzato i linguaggi dei media contemporanei per raccontare una tipicità della valdarda.”

Vincitore del contest è risultato il video dal titolo “Tradizione in Val d’Arda” realizzato dal gruppo di Linda Terzoni, Matilde Nicelli, Lucio Casciello, Karim El Shahhat Mashal della 2°A di Lugagnano, che presenta una vigna come eredità preziosa che attraversa le generazioni, e realizzato mettendo in pratica molte delle tecniche apprese nel corso.

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