La via Francigena patrimonio dell’Unesco. La proposta lanciata dai Liberali piacentini

Via Francigena si candida a sito Unesco

Lo sottolinea l’Associazione dei liberali piacentini evidenziando che la primazia di Piacenza come luogo di transito dei pellegrini è indiscussa sul piano scientifico, ma deve essere valorizzata adeguatamente.

Il tratto italiano della Francigena si snoda per 76 km della nostra provincia toccando, dal traghetto sul Po di Soprarivo, Calendasco, Piacenza, Montale, San Giorgio, Paderna, Fiorenzuola, Chiaravalle della Colomba e Fidenza. Ma Piacenza – sulla quale convergevano le varie vie dei pellegrini, da qualunque parte provenienti – era per la sua posizione centrale uno snodo più importante di ogni altro anche perchè nella nostra città (più precisamente nell’antica piazza Borgo) i pellegrini trovavano i cambiavalute, ciò che col tempo fece poi di Piacenza una città di banchieri.

Per la parte italiana, l’apposito Comitato ha già dato parere favorevole all’iscrizione del percorso dei pellegrini nella lista delle proposte nazionali. A quanto risulta alla Banca di Piacenza (che da tempo si interessa al problema), il riconoscimento potrà essere attribuito entro l’anno prossimo. La Regione Lombardia si è già mossa stanziando fondi per il miglioramento dei tracciati di competenza (6 tappe, per la gran parte in provincia di Pavia e Lodi) ma nulla risulta abbia fatto fino ad oggi la Regione Emilia Romagna – anche perchè impegnata dal periodo elettorale e dall’emergenza sanitaria -, per cui l’Associazione chiede che i Consiglieri regionali piacentini vogliano interessarsi al problema. Altrettanto è chiesto anche ai Comuni, oltre che di Piacenza, interessati dal percorso. Il tratto italiano della Francigena rappresenta circa 1.100 km del tragitto Canterbury-Roma, 79 tappe attraverso Inghilterra, Francia, Svizzera e Italia.

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