L’appello del dottor Crippa ai 90 mila piacentini affetti da ipertensione: “Controllatela per vivere più a lungo”

L’ipertensione arteriosa colpisce il 37% della popolazione adulta. A Piacenza però lo sa solo uno su tre. Sono 15 mila piacentini in cura. Come curare l’Ipertensione e come misurare la pressione”

Il dottor Crippa spiega come curare l'ipertensione

Oggi, lunedì 17 maggio, la World Hypertension League (la lega Mondiale contro l’ipertensione) e la Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa (SIIA) celebrano la giornata Mondiale contro l’ipertensione arteriosa.

Anche Piacenza si mobilita per una giornata di sensibilizzazione con il dottor Giuseppe Crippa, Delegato Provinciale della Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa.

A Piacenza quest’anno, per le limitazioni Covid, non si misurerà, come negli anni passati, ai cittadini la pressione in piazza Cavalli o sul Facsal ma il dottor Crippa, attraverso i mezzi di comunicazione, lancia un allarme perché stanno aumentando del 5% i rischi di mortalità cardiovascolare perché durante questa pandemia ski è abbassata la guardia e rivolge un appello ai 90mila piacentini affetti da ipertensione, un killer silenzioso (ma solo  uno su tre lo sa): ”Non trascuratela, misuratela e controllatela per vivere più a lungo”.

Il “motto” di questa campagna a livello mondiale: “Misura e controlla la tua pressione per vivere più a lungo”.

“La pandemia da Covid 19 – spiega il dottor Giuseppe Crippa – ha modificato profondamente le nostre abitudini di vita, favorendo il sedentarismo, l’aumento di peso, e, spesso, l’adozione comportamenti  igienico-dietetici non adeguati. Inoltre l’accesso a cure e controlli routinari con visite, esami di laboratorio e strumentali è risultato nettamente più difficile in questo periodo per sovraffollamento o ragionevole paura del contagio. Tutto questo favorirà, nei prossimi anni, un aumento di morbilità (cioè di malattia) e di mortalità per tutte quelle  malattie che non sono state adeguatamente diagnosticate e curate durante questi lunghi mesi di pandemia. Serve un recupero dei controlli”.

“E’ stato stimato  – aggiunge il Delegato Provinciale della Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa (SIIA), Crippa – che, nei prossimi 4-5 anni, si osserverà un aumento di oltre il 5% di eventi fatali causati dall’ipertensione arteriosa”.

La Società  Italiana dell’Ipertensione Arteriosa e la World Hypertension League stanno svolgendo una campagna informativa sulla diagnosi, i rischi e la cura dell’ipertensione con articoli informativi, interviste televisive e radiofoniche dirette alla popolazione generale. Tutti i Delegati Provinciali della SIIA sono stati sensibilizzati e formati per dare alla popolazione una   dettagliata ed esaustiva  informazione sul problema “Ipertensione”.

La pressione arteriosa è la forza esercitata dal sangue sulle pareti delle arterie ad opera della spinta esercitata dalla contrazione del cuore. Quando alla visita medica la pressione arteriosa massima (o sistolica) supera  140 mmHg o la pressione minima (o diastolica)  supera 90 mmHg la pressione è  elevata. Più è alta la pressione e maggiore è il rischio di complicanze.

 L’ipertensione arteriosa colpisce il 37% della popolazione adulta e si stima che almeno 15 milioni di italiani soffra di questo problema. Oltre 90.000 soggetti  a Piacenza e provincia, sono  affetti da ipertensione

Nonostante il trattamento dell’ipertensione possa normalizzare la pressione in oltre il 98% dei soggetti, solo un iperteso su 4 in realtà, presenta valori di pressione ben controllati.

E’ da notare che circa un terzo degli ipertesi non sa di esserlo perché non misura la pressione.

“La pressione alta – sottolinea il dottor Crippa – è la più importante causa di malattie cardiache. Ogni anno, in Italia, muoiono 280.000  pazienti ipertesi per le complicanze, cardiache, cerebrali e renali dell’ipertensione. L’Ipertensione non controllata infatti  può causare: infarto cardiaco, scompenso cardiaco fibrillazione atriale, ictus cerebrale Insufficienza renale, aneurisma (dilatazione) e rottura dell’aorta, occlusione delle arterie delle gambe, deficit cognitivo e demenza”.

Nella maggior parte dei casi l’ipertensione arteriosa non dà disturbi e spesso i sintomi si presentano solo dopo molti anni, quando l’ipertensione ha già provocato danni all’organismo.

Vi sono condizioni che aumentano la probabilità di essere ipertesi: uno od entrambi i genitori ipertesi; l’eccessivo consumo di sale; il sovrappeso e l’obesità; la sedentarietà; l’età avanzata.  L’uso di farmaci o sostanze che possono aumentare la pressione: Vasocostrittori nasali, antinfiammatori, cortisonici, pillola anticoncezionale, anfetamina, cocaina.

Cosa bisogna fare se si scopre di essere iperteso.

Ecco i consigli del dottor Giuseppe Crippa, Delegato Provinciale SIIA

“Prima di tutto non spaventarsi ma non sottovalutare  il problema. Misurare periodicamente  a casa, con strumento automatico,  la pressione per verificare che sia sotto controllo. Seguire scrupolosamente le indicazioni del medico, modificando o sospendendo il trattamento solo sua indicazione. Adottare una dieta adeguata. Non fumare, aumentare l’attività fisica . Prendere i farmaci prescritti regolarmente e sempre alla stessa ora”.

Come prevenire l’ipertensione

“Fai attenzione a non ingrassare, riduci il peso con una dieta adeguata se sei sovrappeso o obeso. Riduci l’assunzione di sale evitando cibi salati e l’uso di sale a tavola. Evita cibi ricchi di grassi animali. Mangia pesce almeno 3 volte alla settimana, 2 porzioni di verdura tutti i giorni, limita il consumo di alcol, limita il consumo di caffè a 2 tazzine al dì. Se gradisci una terza tazzina, prendila decaffeinata. Svolgi i attività fisica regolare : cammina a passo svelto o vai in bicicletta almeno 40 minuti al giorno, almeno 4 giorni  alla settimana”.

Come curare l’ipertensione

“Prima di tutto devi osservare le norme dietetiche e riprendere o migliorare l’attività fisica come sopra indicato. Se questo non bastasse il tuo medico ti prescriverà una terapia farmacologica opportuna che dovrà essere condotta con regolarità. Abbiamo a disposizione 5 classi di farmaci diversi, tra loro combinabili, che permettono di normalizzare la pressione in oltre il 98 % dei pazienti e controllare

Come misurare la pressione

Parafrasando il motto della campagna mondiale, “Misura e controlla la tua pressione per vivere più a lungo” è necessario fornire qualche chiara indicazione su come fare.

“Mettiti seduto, osserva  un periodo di riposo di  almeno  5 minuti prima di iniziare la misurazione.

Aspetta almeno un’ora a misurare la pressione se hai fumato, bevuto caffè, mangiato pesantemente o hai effettuato attività fisica intensa prima della misurazione.

Misura pressione sia al mattino (tra le 6 e le 9) che alla sera (tra le 18 e le 21).

Usa uno strumento elettronico validato (chiedi al tuo Medico lo strumento più adatto alle tue necessità).

Effettua almeno 2 misure consecutive e riporta su un diario i valori rilevati con data ed ora della misurazione.

Se la pressione risulta in più occasioni troppo bassa o troppo alta avvisa il tuo medico ma non modificare il trattamento senza il suo assenso”.

 

 

 

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