L’appello di Fratelli d’Italia a Sforza: “Il centrodestra vince se è unito”. Un accordo sembra al momento difficile

L’avv. Michele Barcaiuolo, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, spera ancora in un centrodestra unito. Ma il dialogo fra il presidente della Banca di Piacenza ed il sindaco resta difficile

Nella corsa elettorale verso il ballottaggiio interviene anche l’avv. Michele Barcaiuolo, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, che lancia un appello all’Associazione Liberali ed all’avvocato Sforza Fogliani, nella speranza di ricucire lo strappo e far confluire quel fondamentale 8,30% verso Patrizia Barbieri.

«Il centrodestra – scrive Barcaiuolo – nelle sue varie articolazioni (delle formazioni politiche e di quelle civiche) vince se è unito, non solo dai comuni valori e da un’idea di Stato non invasivo ed espropriativo dei diritti dei cittadini, ma anche quando tale si presenta alle elezioni.

Come accaduto anche in altre città, il centrodestra a Piacenza al primo turno non si è presentato compatto, manifestando una vivacità di proposte e di idee mai tra loro alternative. A Piacenza, la domanda unica da porsi ora è: si vuole consentire una rinnovata esperienza di centrodestra – nei programmi, nelle idee e nelle persone – o consegnare la città nelle mani di un’alleanza radical-chic che già affonda le radici del potere ovunque a partire dalla Regione?

Non avendo Fratelli d’Italia alcun dubbio nel battersi per una vittoria del centrodestra a Piacenza, non possiamo che ricercare una convergenza con l’Associazione dei Liberali Piacentini, nelle forme che essa riterrà più gradita, nella convinzione piena che il 26 giugno i piacentini riconfermeranno sindaco Patrizia Barbieri, persona libera che vuole bene alla sua città».

Dunque Barcaiuolo dicendosi disposto ad una convergenza “nelle forme più gradite”  ai vertici dell’associazione di via Cittadella, sembrerebbe lanciare nel campo di Sforza quel calumet della pace che fino ad ora non era pervenuto. Basterà a colmare il vallo che si è aperto fra il sindaco uscente ed il presidente della Banca di Piacenza, “to bridge the gap” per dirla all’inglese? Molti nutrono seri dubbi al riguardo almeno leggendo i tweet che l’avvocato Sforza lancia almeno un paio di volte al giorno dal suo profilo social e che danno conto di un rapporto tuttora distante fra i due. Intorno alle 14,30 Sforza aveva scritto «LA SINDACHESSA NON VUOLE CHE IO FACCIA RICHIESTE PROGRAMMATICHE, LE CHIAMA IMPOSIZIONI. Mi sarei allora impegnato in una campagna elettorale per confermare lei sic et simpliciter? È questo solo che volevano gli amici che con tanta generosità mi hanno votato?». Ed ancora «Che la sindachessa voglia riservare a se stessa, rigorosamente solo e tutto, sia la scelta degli assessori che il programma con le opere da farsi, sinceramente mi preoccupa. Non dico altro, ecco perché fa finta di volere il confronto ma poi, quando siamo al momento giusto spara…».

 

 

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