L’avv. Luca Tosini di Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza in Vaticano al Summit Mondiale dello Sport

Firmato davanti a Papa Francesco l’impegno alla promozione di una nuova responsabilità sociale a tutti i livelli sportivi

L’avv. Luca Tosini, Founding Partner di Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza, è stato invitato al Summit Mondiale sullo Sport tenutosi in Vaticano nei giorni scorsi dal titolo “Sport per tutti: coesivo, accessibile e su misura per ogni persona” e che ha visto la rappresentanza delle più alte cariche istituzionali del mondo sportivo provenienti da oltre 40 paesi.

Dopo i due giorni di Summit, l’avv. Tosini, insieme agli altri partecipanti tra cui il Presidente del Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach, il presidente del CONI Malagò, il presidente del Comitato Paralimpico Internazionale Andrew Parson solo per citarne qualcuno, ha sottoscritto davanti a Papa Francesco, nell’Aula Paolo VI, una Dichiarazione nella quale viene formalizzato l’impegno da parte dei soggetti intervenuti alla promozione di una nuova responsabilità sociale a tutti i livelli sportivi siano essi professionistici o dilettantistici.

Al termine del Summit, Papa Francesco ha espressamente definito lo sport come “un generatore di comunità”, soprattutto per i giovani perché “crea socialità”, fa “nascere amicizie”, crea condivisione, partecipazione e senso di appartenenza. Ha altresì sottolineato come lo sport possa essere “un esempio di coesione e un messaggio di concordia e di pace”.

“Sono stati due giorni intensi – ha sottolineato l’avv. Tosini – dai quali riporto progetti, esperienze e soprattutto riflessioni applicabili ai contesti territoriali in cui opero. Condivido tutti i punti toccati dal discorso tenuto dal Santo Padre soprattutto il riferimento al concetto di sport quale motore e strumento di coesione e socialità. Di fronte a certe parole, non possiamo, quali operatori di questo settore, rimanere insensibili all’importante responsabilità che abbiamo. A tutti i livelli, infatti, lo sport può e deve essere un importante strumento che genera inclusione e non emarginazione e per questo dobbiamo adoperarci affinché questa bella “Dichiarazione” non rimanga solo una bella pagina riportante tante sottoscrizioni ma diventi un vero e proprio inno all’ “Azione”. Come citato più volte durante il Summit, si tratta di una “Declar Action” proprio a voler significare il connotato pragmatico e progettuale del termine”.

 

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