Le carte di Verdi andranno a Parma. Rancan(Lega): “Piacenza ancora una volta subalterna”

Il ministero acquista il lotto con le lettere di Giuseppe Verdi

Tutto come da previsione. Lo avevamo scritto e lo avevamo riscritto all’indomani dell’acquisto del carteggio fra il maestro ed il suo librettista e così è stato. Le lettere di Verdi andranno a Parma.

Stiamo parlando del lotto costituito da 26 lettere scritte da Giuseppe Verdi al suo librettista Salvatore Cammarano, acquistato (per poco meno di 400 mila euro) dal Ministero per i Beni Culturali, con trattativa privata, evitando l’asta di Sotheby’s a Londra.

Il ministro Franceschini ha confermato oggi che le lettere andranno alla Biblioteca Palatina della Pilotta. Svaniscono così le speranze di Piacenza e …purtroppo c’è chi legge questo segnale come un antipasto di quanto succederà per l’assegnazione del titolo di Capitale Italiana della Cultura 2020. Anche perchè il feeling fra Franceschini (ed il PD in generale) ed il sindaco Pizzarotti … sembra crescere di giorno in giorno.

Intanto proprio contro il PD si scaglia il consigliere regionale piacentino Matteo Rancan che sembra proprio non aver gradito una scelta che vede Piacenza di nuovo perdente.

«Un’altra volta Piacenza subalterna a Parma e un’altra volta la responsabilità è del centrosinstra. I piacentini sappiano chi ringraziare per la decisione di consegnare il carteggio del maestro Giuseppe Verdi alla biblioteca del palazzo della Pilotta».

È l’accusa del consigliere regionale della Lega Matteo Rancan alla luce delle dichiarazioni rilasciate dal ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, che alla stampa ha confermato l’assegnazione delle lettere del compositore piacentino a Parma.

«Il Partito Democratico – attacca – non può svendere a Parma anche la cultura, dimostrandosi sempre lontano dalle politiche, culturali e non, del nostro territorio. Un altro fatto sconcertante riguarda il baule di manoscritti appartenenti a Verdi, assegnato per la digitalizzazione all’Archivio di Stato di Parma invece che a quello di Piacenza, della cui restituzione ai legittimi eredi non si ha notizia».

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