Le scuole piacentine non rinunciano all’Erasmus, per quest’anno in versione online

Coinvolti studenti di IIS Romagnosi, Raineri e Itis Marconi

Nonostante le chiusure delle scuole dovute all’emergenza sanitaria, con migliaia di ragazzi costretti alla DAD in casa, i programmi Erasmus continuano a Piacenza.

Sono state infatti accreditate 3 scuole superiori, IIS Romagnosi, Raineri e Itis Marconi per il periodo 2021-2027. Con tale procedura viene dato avvio a una strategia a lungo termine per l’organizzazione di mobilità internazionali (quest’anno “virtuali”). Grazie all’accreditamento è possibile accedere a percorsi semplificati per richiedere i finanziamenti annuali per sostenere le mobilità di formazione di docenti, staff e alunni.

Sono coinvolti moltissimi studenti e studentesse dell’Unione Europea, tra cui Spagna, Turchia, Germania, Grecia, Polonia, Austria etc. con cui sarà possibile dialogare attraverso piattaforme appositamente create.

“In un momento di disorientamento in cui il mondo della scuola soffre l’impossibilità dell’incontro in presenza – sottolineano i professori -, ci siamo rimessi in moto per ritrovare valori forti che sostengano il nostro lavoro quotidiano, per i professori in primis e di conseguenza per i nostri studenti”.

Si pensa già oltre alla DAD e alla ripresa dei lavori in presenza. “Sentiamo forte la necessità di guardare avanti, di dare una prospettiva di vita e di speranza ai nostri ragazzi. Contattati i nostri partner europei, ci siamo immersi nella preparazione di 4 mobilità virtuali di altrettanti progetti Erasmus KA229 (partenariati tra scuole) attivi nell’istituto. Grazie alla possibilità di frequenza ad attività laboratoriali, i ragazzi partecipanti ai progetti si sono ritrovati a scuola a preparare gli incontri internazionali virtuali, lavorando sulla creazione di video di presentazione della nostra scuola e della nostra città, condividendo ricette di piatti tipici italiani, creando elaborati artistici che rappresentino la loro idea di Europa ed realizzando video spot sull’ Unione Europea.

Durante le mobilità virtuali gli studenti vivranno tre giorni all’insegna dello scambio e della condivisione online in attesa della ripresa delle attività da vivo”.

Tanto lavoro da parte del personale docente pare abbia pagato: “Siamo felici di vedere il loro entusiasmo, ne abbiamo bisogno, di vederli protagonisti del loro lavoro.  Abbiamo anche organizzato una cena in streaming, ognuno davanti al proprio pc, per sentirsi il più vicini possibile, anche con migliaia di chilometri che ci separano, nel vero spirito dell’Unione Europea”.

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