L’Ecce Homo di Antonello da Messina è tornato al Collegio Alberoni

Il capolavoro è stato trasferito questa mattina dal caveau della Banca di Piacenza dove è stato ospitato (gratuitamente) per alcuni mesi così da permettere i lavori di restauro dell'appartamento del cardinale

Dopo poco più di cinque mesi, intorno alle 10,30 di questa mattina l’Ecce Homo dipinto da Antonello da Messina ha lasciato il caveau della Banca di Piacenza, nella sede centrale di via Mazzini, per fare ritorno a casa, nell’appartamento del cardinale presso il collegio Alberoni.

Il capolavoro, il cui valore è stimato in oltre 10 milioni di euro, era stato trasferito temporaneamente nella camera blindata dell’istituto di credito (che lo ha ospitato a titolo gratuito) per permettere importanti lavori di restyling nelle stanze di San Lazzaro che ospitarono l’importante prelato e che sono ora una struttura museale.

Sotto la scorta degli uomini di Sicuritalia IVRI l’opera era stata spostata in banca lo scorso 21 novembre 2020 ed era poi stata esposta a palazzo Galli dal 28 novembre. Purtroppo le stringenti misure anti pandemia hanno impedito a tanti piacentini di poter vedere la bellissima tavola lignea dal vivo e da vicino. Gli eventi programmati hanno comunque avuto luogo virtualmente, in diretta streaming.

Una volta terminata l’ostensione il capolavoro è tornato all’interno della speciale valigia metallica, protetto da apposito materiale che garantisce un’umidità stabile. Inoltre la banca aveva predisposto un microclima per mantenere la temperatura della stanza costantemente sui 25 gradi e con un’umidità del 55%. Perché nonostante l’Ecce Home sia un’opera magnifica ed apparentemente in ottima “forma” è in verità fragilissima con uno strato pittorico molto sottile, messo alla dura prova da restauri antichi, non sempre condotti nel migliore dei modi.

Come ha spiegato oggi, mentre lo riponeva, la restauratrice Francesca De Vita del Laboratorio Alef, è già successo durante esposizioni che tavole lignee con dipinti si spezzassero all’improvviso per il cambiamento delle condizioni ambientali. In questo caso, fortunatamente, tutto è andato al meglio ed il quadro è tornato nella sua teca protettiva climatizzata dell’Alberoni.

Non sarà però subito visibile al pubblico. I lavori di restauro che hanno interessato l’appartamento del cardinale (è stato ampliato, includendo la cappella ed una stanza) sono in gran parte conclusi ma – come ha spiegato il presidente dell’Opera Pia Alberoni Giorgio Braghieri – mancano alcune finiture che saranno portate a termine nei prossimi giorni.

Braghieri ha voluto ringraziare per l’ospitalità il presidente esecutivo della Banca di Piacenza Corrado Sforza Fogliani ed il condirettore Pietro Coppelli, presenti questa mattina, per ammirare e salutare l’Ecce Homo prima della sua partenza. “Speravamo ce lo lasciaste qui per sempre” ha detto scherzando il presidente Sforza poco prima che la valigetta metallica venisse chiusa con due pesanti lucchetti, pronta per il suo breve viaggio di rientro.

 

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