Liberali: “Le scelte sul futuro di Piacenza vanno ben ponderate”

Secondo l'associazione ed i consiglieri Liberali occorre proedere con una valutazione complessiva degli interventi urbanistici che si profilano come prossimi e dell’impatto che gli stessi avranno sull’attività commerciale e sui risparmi dei piacentini

L’associazione dei Liberali Piacentini interviene sul tema della pianificazione territoriale di Piacenza al centro del dibattito politico sia per i possibili nuovi insediamenti commerciali sia per il nuovo ospedale.

Ecco il comunicato:

“Davanti ad una serie di interventi di forte impatto ambientale/abitativo/commerciale L’Associazione Liberali Piacentini ritiene si debba provvedere con attenta ponderazione sulla base di una preliminare decisione sulla Piacenza che verrà, posto che il P.S.C. non è uno strumento imperativo e non attribuisce alcun diritto (contrariamente a quanto l’opinione pubblica, non sufficientemente informata, potrebbe ritenere) e soprattutto perchè nulla ad oggi è stato deciso.

E’ altrettanto vero che si potrebbe rischiare di perdere l’occasione di ottenere un maxi finanziamento dallo Stato se non saremo in grado di pianificare, ed al più presto, una completa proposta di programmazione della Città.

Il Consiglio direttivo dell’Associazione Liberali, integrato dai consiglieri comunali liberali Levoni e Ultori, all’unanimità, valuta che si debba procedere con una valutazione complessiva degli interventi che si profilano come prossimi e dell’impatto che gli stessi avranno sull’attività commerciale e sui risparmi dei piacentini che hanno acquistato la casa anche solo di abitazione oltre che, eventualmente, a titolo di investimento. Se la Giunta non metterà la città, prima ancora che il Consiglio comunale, nella condizione di fare una valutazione complessiva nel senso indicato e con un’unica deliberazione/determinazione, l’Associazione si riserva piena libertà di valutazione dei singoli provvedimenti di impatto commerciale/abitativo che venissero proposti, dovendosi impedire che i piacentini vengano impoveriti con politiche di interventi massivi”.

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