Il livello del Po fino a 40% in meno rispetto alla media stagionale

il grado di severità di crisi passa da livello basso a medio anche se no ha ancora raggiunto il minimo del 2017

Meuccio Berselli - Fiume PO

A distanza di un mese dall’ultima seduta si è tenuto oggi con la formula video chat – nel rispetto delle norme causate dalla diffusione del virus Covid19 – l’incontro dell’Osservatorio Permanente Crisi Idriche presso la sede dell’Autorità Distrettuale del Fiume Po a Parma. Indetto in fase conclusiva dell’appuntamento dello scorso Aprile dal Segretario Generale Meuccio Berselli l’approfondimento odierno mirava a verificare la complessità dei molteplici parametri dell’intero distretto alla luce dell’attuale e futura situazione metereologica nel nostro paese. Il dato più evidente ed immediato emerso già in apertura di seduta è senza dubbio quello che fa riferimento alla portata del Fiume Po.

Il monitoraggio nelle varie sezioni esaminate infatti mostra cali rilevanti di risorsa idrica tra il 30 e 40 % rispetto alla media del periodo, ma pur sempre al di sopra degli anni maggiormente siccitosi (20% in più rispetto al 2017). Tenendo conto di tutte le statistiche ricevute dalle Arpa regionali, AIPO, ANBI, Terna SpA e dai Consorzi regolazione laghi lo scenario generale passa da un grado di severità di tipo Basso con assenza di precipitazioni ad uno Medio con la previsione di piogge per lo più di carattere temporalesco già dai prossimi giorni. L’attenzione di tutti i componenti dell’Osservatorio dovrà comunque rimanere particolarmente alta e già tra due settimane si potrà verificare nuovamente l’analisi del contesto idrografico in un ulteriore bollettino esplicativo prima della convocazione di un nuovo incontro dell’organismo stesso.

 “Attraverso il ruolo dell’Osservatorio Permanente sugli Utilizzi Idrici – ha evidenziato il Segretario Generale dell’AdbPo Meuccio Berselli – si conferma quanto mai rilevante così come risultano determinanti le conoscenze approfondite sulla portata del fiume, sui livelli idrometrici delle acque e della disponibilità di risorsa che ci consentono di modulare tutte le azioni necessarie virtuose per scongiurare il rischio che alcuni territori possano cadere in manifesta difficoltà di approvvigionamento. A tal proposito, con l’avanzare della stagione estiva, sarà necessario il monitoraggio costante delle acque”.

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