Lupi nel piacentino: come comportarsi per una corretta convivenza

Se ne è parlato in un convegno organizzato a Travo, Nella nostra provincia si stima la presenza di quindici branchi di lupi (uno ogni cento chilometri)

Cosa fare e cosa non fare in un territorio in cui è possibile che vi sia la presenza di lupi? Sene è parlato a Travo (Piacenza) in un convegno dal titolo Serata da Lupi al quale è intervenuta la coordinatrice delle guardie zoofile  dell’Oipa di Piacenza e provincia, Paola Monga, che ha illustrato una serie di criticità nel rapporto di convivenza uomo -lupo e rappresentato la necessità di garantire la coesistenza d’interessi diversi: tutela del patrimonio faunistico e tutela della attività che possono essere minacciate dalla presenza della specie.Il lupo è una specie protetta dalla normativa nazionale e dell’Unione Europea e quindi non può essere cacciato né ucciso. Solo in casi del tutto eccezionali la normativa consente di derogare a questo stato di protezione nel caso di animali considerati “problematici”.

Nel piacentino, dove colline e montagne si estendono per il 60 per cento del territorio, si stimano oggi almeno quindici branchi di lupi (uno ogni cento chilometri): è questo il dato emerso dal convegno.

«Il lupo è un animale schivo, non pericoloso per l’uomo. Naturalmente caccia per mangiare, essendo un predatore. Ecco allora che occorre favorire una serena convivenza senza generare allarmi, anche mediatici o diffondere fake news al riguardo», spiega Paola Monga. «Tra queste false notizie vi è quella che è stato reintrodotto e che gli esemplari ibridi sarebbero più confidenti. Noi, come associazione, ci adoperiamo anche per divulgare informazioni corrette, con rigore scientifico anche per sviluppare il senso critico dell’interlocutore, che va dal semplice cittadino al rappresentante delle istituzioni».

L’Oipa evidenzia che alla paura del lupo, generata anche surrettiziamente, si risponde con azioni irresponsabili che determinano responsabilità penali in chi le commette: reati connessi (articolo 544 bis e ter del Codice penale e bracconaggio).

Una coscienza civile e un sistema giuridico sempre più attenti al tema del benessere e della tutela animale, detta invece scelte e comportamenti di buon senso. Tra queste, vi sono anche alcune accortezze che possono aiutare una convivenza rispettosa con il lupo.

In breve:

. non tenere i cani a catena, come anche previsto dalla legislazione della Regione Emilia Romagna;

. evitare di lasciare cibo alla fauna selvatica;

. tenere di notte gli animali domestici in locali chiusi;

. evitare di lasciare resti di animali accanto alle case;

. non lasciare rifiuti organici (placente, carcasse) nelle letamaie e nelle vicinanze di stalle;

. non lasciare cibo avanzato nelle colonie feline.

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