Magazzino Leroy Merlin: I tre facchini reintegrati trasferiti in altri impianti. Una provocazione secondo USB

Magazzini Leroy Merlin

Dopo il presidio davanti al magazzino Leroy Merlin di Castel San Giovanni e la riunione fiume in Prefettura a Piacenza il sindacato USB aveva incassato il reintegro di tre facchini precedentemente licenziati dalla cooperativa che gestisce il polo logistico.

Ma secondo quanto fa sapere lo stesso USB “i tre facchini reintegrati sono stati fatti rientrare al loro posto per una sola ora di lavoro per poi vedersi notificato un ordine di servizio che li destinerebbe ad altri impianti distanti anche una quarantina di km. da Castel San Giovanni”.

La notizia è emersa durane l’ assemblea che si è svolta oggi all’interno del polo logistico piacentino e viene giudicata dai rappresentnti sindacali come una misura “dissimultatoria” e come una provocazione.

Durante l’assemblea – si legge in un comunicato “Si è alzato forte il monito dei lavoratori contro l’arroganza delle cooperative spurie che tentano, con un ultimo disperato tentativo, di resistere al ripristino della legalità. Una mossa disperata che offende la dignità delle persone ma anche l’autorità prefettizia e di tutti coloro che sono preposti a far rispettare i principi di legalità”.

Partendo da queste premesse il sindacato USB “fa appello al Prefetto affinché vengano onorati gli accordi sottoscritti in sua presenza”.

Il comunicato infine chiede “con fermezza la cacciata delle cooperative spurie e dei consorzi quale condizione al ripristino di un clima di normalità e serenità nel magazzino”.

Il sindacato ha inviato una lettera al Prefetto. Questo il testo:

Al Prefetto di Piacenza

A Leroy Merlin

OGGETTO: allontanati da Castel San Giovanni i tre lavoratori reintegrati su mediazione prefettizia.

Piacenza 15 maggio 2018

Spett.li in indirizzo,

La scrivente O.S. USB è a segnalare il non rispetto degli accordi assunti dal Consorzio Premium Net nel magazzino del polo logistico di Castel San Giovanni.

In particolare informiamo che i tre lavoratori reintegrati al lavoro a far data dal 1 maggio c.a. sono stati impiegati nella sede piacentina per una sola ora e poi è stato loro comunicato che sarebbero stati destinati ad altri impianti fuori provincia distanti anche una quarantina di km dai loro domicili.

Risulta in tutta evidenza il carattere strumentale e ritorsivo di tale misura tesa a far oggettivamente franare un percorso di normalizzazione delle relazioni sindacali.

Il costante atteggiamento dissimulatorio delle coop facenti parte del consorzio Premium Net offende la dignità dei lavoratori oltre che l’autorità dello Stato.

Chiediamo con fermezza che si chiuda una stagione di irregolarità, sopraffazioni e azioni antisindacali; USB e i lavoratori non hanno alcuna intenzione di lasciarsi sopraffare dall’arroganza di chi teme il rispetto della legge perchè con essa verrebbe meno una fonte di profitto e di dominio.

Distinti saluti

USB LAVORO PRIVATO – SETTORE LOGISTICA

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