Marilena Massarini e il suo spettacolo “Du’et… Piaseinsa?” domenica agli Amici dell’Arte

Ancora lei, Marilena Massarini la “Voce di Piacenza” per antonomasia, ancora agli Amici dell’Arte per dare via alla seconda edizione di “Du’et… Piaseinza?”, spettacolo tra canzoni, poesie dialettali e filmati di una Piacenza d’antan nel Salone “Ferdinando Arisi” del sodalizio di via San Siro, domenica 15 maggio alle 16.

Commenta l’assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi: “Marilena con il suo spettacolo s’inserisce in una Cittadella della cultura in cui s’intersecano epoche tra loro diverse, dove gli Amici dell’Arte e la mostra dedicata a Klimt identificano nel Liberty una sorta di arte totale e dalle radici popolari piacentine è possibile soffermarsi sul presente con consapevolezza storica e rivolgere poi il proprio sguardo al futuro”. L’assessore alla Cultura aggiunge inoltre che “Marilena ha la grande capacità di concretizzare il concetto di rete in uno spettacolo che unisce parole e immagini di una città lontana che merita di essere conosciuta attraverso la cultura popolare, di cui le canzoni e le poesie interpretate da Marilena ne sono la felice espressione”.

Ribadisce la stessa Massarini che “Du’et… Piaseinza?” (Dove sei.. Piacenza?), è dedicato a quei personaggi che attraverso le loro poesie e le loro canzoni hanno descritto la città e i piacentini del secolo scorso: “Non c’è nostalgia – precisa – solo spunti di riflessione mediante le canzoni e i filmati, per conoscere la nostra tradizione e comprendere come si sta evolvendo la società”. Sarà un concerto nel quale Marilena interpreterà celebri brani in dialetto piacentino, con l’accompagnamento di due musicisti di casa nostra,  il maestro Alberto Kalle alla fisarmonica e Maurizio Pitacco alla chitarra, ricreando in tal modo un trio molto tradizionale che è espressione della nostra musica popolare.

“Lo spettacolo – conclude – è il risultato del lavoro di ricerca portato avanti grazie al bando “Piacenza riparte con la cultura” che ha consentito di recuperare brani e poesie di Egidio Carella, Valente Faustini, Don Luigi Bearesi e Umberto Lamberti, con lo scopo di proporre un percorso di conoscenza e approfondimento sulla saggezza popolare, che rappresenta un grande valore da non disperdere. Ho voluto creare un percorso culturale dedicato alla nostra identità che deve essere conosciuta e salvaguardata grazie alle canzoni, per guardare al futuro con consapevolezza. Ringrazio l’Amministrazione gli Amici dell’Arte e il Cineclub “Giulio Cattivelli” di cui faccio orgogliosamente parte”.

 

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