Marito e moglie arrestati in piazzale Marconi dopo un litigio: devono scontare quasi 20 anni di carcere

Sulla donna, in stato interessante, pendevano condanne per oltre 18 anni per borseggi e furti commessi soprattutto a Roma

Radiomobile

Sulla donna, in stato interessante, pendevano condanne per oltre 18 anni per borseggi e furti commessi soprattutto a Roma

E’ finita a Piacenza, in piazzale Marconi, vicino alla stazione ferroviaria di Piacenza, la latitanza di una donna di 39 anni e si suo marito di 41 anni, entrambi di origine bosniaca, arrestati ieri sera in esecuzione di ordini di carcerazione emessi dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Roma.

A fermarli è stato un equipaggio del radiomobile dei carabinieri  intervenuto in seguito alla segnalazione, alla centrale operativa del 112, di un’aggressione di una donna straniera ad opera del marito e di un figlio minorenne.

I militari hanno individuato e fermato in viale Sant’Ambrogio, all’altezza della rotonda di piazzale Marconi, la donna che era alla guida di una Ford Focus, con targa straniera ed in compagnia di un bambino, seduto sul sedile anteriore. Dai controlli è emerso che non aveva né la patente né documenti identificativi; inoltre è subito molto agitata in seguito all’acceso diverbio avuto con il marito ed il figlio di 15 anni.

I due, non sie erano allontanati di molto ed i carabinieri li hanno fermati, seduti ad un tavolino di un vicino bar.

Con il supporto delle pattuglie delle Squadre d’Intervento Operativo del IV Rgt Carabinieri di Mestre (in questi giorni in servizio a Piacenza) tutto il nucleo famigliare è stato portato in caserma in via Beverora.

E’ bastato inserire i loro nomi nel sistema per scoprire che sulla loro testa pendevano svariati provvedimenti restrittivi. A carico dell’uomo, 41 anni, nato in Bosnia-Erzegovina, senza fissa dimora, con precedenti penali,  pendeva un provvedimento definitivo che disponeva la reclusione di 11 mesi e giorni 4 per reati contro il patrimonio, la persona e in materia di immigrazione per alcuni fatti commessi in Roma ed altre province della penisola tra il 2005 e il 2015.

Nei confronti della donna di 39 anni, nata in Bosnia-Erzegovina, senza fissa dimora, con numerosissimi precedenti penali, in stato di gravidanza, è emerso un provvedimento di cumolo di pene definitivo che disponeva la reclusione di 18 anni mesi 4 e giorni 28 per numerosi furti, borseggi e reati contro il patrimonio per fatti commessi soprattutto in Roma tra il 1995 e il 2013.

Con i figli viaggiavano due figli minorenni, di 7 e 15 anni, che sono stati affidati ai servizi sociali del comune di Piacenza per essere collocati in due strutture di accoglienza.

La donna è stata anche sanzionata amministrativamente per guida senza patente (mai conseguita) e l’autovettura è stata sottoposta a sequestro amministrativo.

Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato accompagnato al carcere delle “Novate”, mentre la donna è stata portata presso la casa circondariale di Reggio Emilia.

 

Publicità

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il commento
Inserisci il tuo nome