Minorenne vuole acquistare del “fumo”. Incastrato e ricattato da 20enne magrebino

Dopo la recente vicenda di Ponte dell’Olio la cronaca registra un’altra estorsione con vittime e protagonisti altri giovani.

A portare alla luce il tutto sono stati i carabinieri della stazione di Piacenza Principale, in collaborazione con i colleghi di San Nicolò a Trebbia, che, nel pomeriggio del 20 aprile, hanno arrestato per estorsione continuata in concorso un 20enne, nato in Marocco, e residente a Calendasco, con precedenti.

Le indagini dei militari avevano permesso di accertare che il 20enne, in concorso con amico minorenne, con violenza e minacce, si era fatto consegnare 500 euro da un minorenne, come acconto di 6.000 euro.

Il tutto era iniziato a gennaio 2019. Il complice minorenne del cittadino magrebino aveva organizzato un incontro, in un parco pubblico, con la vittima, mostrandogli un pacchetto teoricamente contenente della droga.

A quel punto sulla scena era comparso un uomo che si era finto agente di polizia ed aveva preteso 4.500 euro come prezzo della sua corruzione, per insabbiare l’intera vicenda.Poco dopo era intervenuto anche il 20enne di Calendasco che aveva finto di pagare il sedicente poliziotto.

Ultimata la messinscena il giovane di origini marocchine aveva preteso dalla vittima minorenne la restituzione della somma pagata al finto poliziotto più una commissione, per un totale 6.000. Il tutto rinforzato da pesanti minacce “Se non mi porti i soli ti aspetto davanti a scuola e ti sparo in faccia. Ti sfiguro. Dopo non ti riconosceranno nemmeno i tuoi genitori!”.

Completamente terrorizzato il minorenne era riuscito a racimolare 500 euro che, il giorno successivo, aveva consegnato al magrebino. Aveva anche tentato, senza successo, di farsi prestare altri soldi da alcuni amici e poi aveva finito per confessare tutto al padre con il quale si era recato dai carabinieri.

Così i militari – eseguiti tutti gli opportuni accertamenti . hanno informato la Procura della Repubblica di Piacenza. Il GIP del Tribunale, ricevuta la richiesta del PM, ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari del 20enne marocchino per estorsione aggravata, disponendo anche il divieto di comunicazione con terzi, ad esclusione delle persone con lui conviventi.

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