Misure anti assembramento. A Piacenza nel weekend vietate la vendita da asporto e la musica

Lo prevede un'ordinanza del sindaco pubblicata sull'albo pretorio comunale e valida fino a fine giugno. Proteste da parte degli esercenti colpiti dal provvedimeto

Giro di vite anti assembramento in arrivo a Piacenza. La prevede un’ordinanza del sindaco Patrizia Barbieri pubblicata sull’albo pretorio del comune e che resteràin vigore fino al prossimo 30 giugno. Il primo cittadino, da noi interpellato all’uscita dal consiglio comunale, ha dichiarato che il provvedimento era in via di ultimazione. Resta dunque da capire se il testo consultabile sul sito del comune sia quello definitivo o se possa subire ancora una qualche modifica.

Quel che è certo è che la notizia, che ha incominciato a circolare nel tardo pomeriggio di oggi su vari gruppi Whatsapp, ha creato non poco sconcerto fra i pubblici esercenti che avevano puntato sulla vendita da asporto.

L’ordinanza prevede che “nelle giornate di venerdì, sabato, domenica e nei giorni prefestivi e festivi sia vietata la vendita per asporto di bevande alcoliche in qualsiasi contenitore e di qualsiasi bevanda analcolica in contenitori di vetro, dalle ore 20.00 alle ore 07.00 da parte degli esercizi di commercio al dettaglio in sede fissa e su area pubblica, attività artigianali, distributori automatici e pubblici esercizi, che siano autorizzati alla somministrazione in loco di alcool e bevande”.

“E’ vietata la diffusione sonora in qualsiasi forma nei dehors ed all’esterno dei pubblici esercizi di tutto il territorio comunale, rimanendo possibile la stessa esclusivamente all’interno dei locali e come diffusione di sottofondo musicale non generato da musica dal vivo.

Gli esercizi commerciali al dettaglio destinati alla vendita di alimentari, anche nelle forme del minimarket, dovranno osservare la chiusura dalle ore 20,00 alle ore 7,00.

Rimane consentita, nel rispetto delle misure di sicurezza attualmente vigenti, la consumazione di bevande analcoliche e alcoliche di qualsiasi gradazione esclusivamente all’interno dei pubblici esercizi e all’esterno dei medesimi nelle aree in concessione e private di loro pertinenza, esclusivamente con servizio al tavolo. E’, quindi, vietato il consumo ambulante, nella fasce orarie indicate, di bevande alcoliche (di qualsiasi gradazione) e/o analcoliche in recipienti di vetro”.

Resta da capire se il provvedimento riuscirà ad incidere efficacemente contro la “movida” che si è vista in particolare nelle vie del centro nel fine settimana appena trascorso. Se è innegabile che vi fossero assembramenti di giovani e che alcuni non rispettassero l’obbligo di indossare le mascherine non è detto che lo stop al take-away porti qualche beneficio.

Abbiamo sentito a caldo il giudizio di Joseph Fiumarola contitolare del Bacaro di via Cittadella. Per il locale il divieto di servire bevande da asporto rischia di avere effetti pesanti.

 

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