Si è svolta nei giorni scorsi, presso il roof top dell’Albergo Roma, una conviviale del Rotary Piacenza con ospite l’ing. Monica Patelli, presidente della Provincia di Piacenza, nonché sindaco del comune di Borgonovo V.T.
Dopo la presentazione ed una breve introduzione alla serata ed all’ospite da parte del presidente del Rotary Piacenza Giovanni Struzzola, la presidente Patelli ha illustrato ai numerosi soci rotariani presenti un confronto tra l’attuale quadro normativo che regola il funzionamento dell’ente di Via Garibaldi da lei presieduto, alla luce del riordino legislativo voluto nel 2014 dall’allora ministro Graziano Del Rio e la normativa ante riforma.
Nell’analisi è stato inoltre presentato l’attuale sistema elettorale e di governo, la durata degli organi decisionali, le potenziali criticità dovute sovente alla spesso scarsa affinità tra gli attori coinvolti e la minore autonomia decisionale rimasta in capo all’ente Provincia.
Nel suo intervento la presidente Patelli ha sottolineato il quadro, completato con le ridotte funzioni da svolgere rispetto al passato, una situazione che denuncia la necessità di un nuova riforma legislativa che permetta un ampliamento e consolidamento delle attività amministrative dell’Ente, una revisione del sistema elettorale, degli organi di governo ed una riforma generale della legislazione nazionale che risolva, o quanto meno migliori, l’attuale sistema normativo.
Nel continuo del suo intervento Monica Patelli ha evidenziato la difficoltà dei presidenti di provincia ad operare per cercare di tutelare gli interessi e le istanze delle comunità che rappresentano.
L’intervento è poi proseguito con una riflessione di carattere generale rapportata al nostro territorio con particolare attenzione agli ambiti di intervento quali viabilità, edifici scolastici e non, loro messa a norma, riconversioni e cambi d’uso, istruzione e sviluppo urbanistico, tutte specifiche competenze sulle quali la Patelli ha indicato azioni e programmi che verranno messi in cantiere nel corso del suo mandato e sui quali si sono concentrate le domande dei soci presenti nel consueto dibattito del “dopo caffè”.
