Nascondevano la droga in barattoli di caramelle. Cinque gli spacciatori finiti in carcere

L’operazione è stata portata a termine questa mattina dai carabinieri. Oltre 850 le cessioni di stupefacente documentate dai militari

Sono cinque le persone finite in carcere questa mattina all’alba. Ad arrestarli i carabinieri che hanno dato  esecuzione a cinque ordini di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip del Tribunale dei Piacenza su richiesta della procura della Repubblica nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili – a vario titolo e in concorso tra loro – di “traffico e spaccio di sostanze stupefacenti”.

Le indagini erano partite nel giugno 2019 in seguito ad una rapina avvenuta a Borgonovo Val Tidone. L’episodio si era poi rivelato essere un regolamento di conti per debiti di droga. Le indagini sono state portate avanti dai militari della sezione operativa del NORM  della compagnia di Piacenza ed hanno consentito di individuare un gruppo di spacciatori stranieri (marocchini, albanesi e rumeni) che si riforniva di considerevoli quantità di cocaina dall’hinterland pavese, per poi cederla ad consumatori residenti in provincia di Piacenza.

In particolare, gli arrestati usavano nascondere lo stupefacente all’interno di cellophane bianco o arancione che veniva a sua volta occultato in barattoli di caramelle, nel tentativo di sviare ogni sospetto. Proprio per questo motivo l’operazione è stata battezzata “Candy shop”.

Nel corso delle indagini è stato eseguito un arresto in flagranza di reato nei confronti di una persona straniera (albanese) e sono state sequestrate diverse dosi di cocaina.

L’inchiesta ha consentito di dimostrare numerosi episodi di spaccio avvenuti a Piacenza e nell’hinterland pavese tra giugno e dicembre 2019 e di risalire anche a cessioni verificatesi nell’estate 2018, per un totale di circa 850 episodi contestati agli spacciatori arrestati.

 

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