“Come nelle favole” per la rassegna di teatro scuola

Teatro Filodrammatici, mercoledì 27 Febbraio 2019, ore 10 e giovedì 28 Febbraio 2019, ore 10

Uno spettacolo che nasce dalla passione per le fiabe e dal desiderio di scrivere una fiaba contemporanea, rispettando la struttura della fiaba tradizionale, ma cavalcando la vicenda nel mondo di oggi. Si tratta di “Come nelle favole” nato dalla collaborazione tra il centro di produzione teatrale La Piccionaia e Babilonia Teatri, una formazione entrata con passo deciso nel panorama teatrale contemporaneo distinguendosi per un linguaggio che a più voci viene definito pop, rock, punk.

Va in scena a Piacenza al Teatro Filodrammatici mercoledì 27 e giovedì 28 febbraio alle ore 10 per la Stagione di teatro scuola 2018/2019 “Salt’in Banco” di Teatro Gioco Vita, curata da Simona Rossi e organizzata dal Centro di produzione teatrale diretto da Diego Maj con Fondazione Teatri di Piacenza, la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita e il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano.

Testo e regia sono di Valeria Raimondi ed Enrico Castellani, attore protagonista Carlo Presotto. Le scene sono di Babilonia Teatri, la scenotecnica di Luca Scotton, audio, luci e macchineria di Stefano Capasso e Andrea Bonifacio Lora.

“Come nelle favole” racconta la formazione e la crescita di due fratelli, Leo e Cloe, che, attraverso un viaggio iniziatico, affrontano il cammino per diventare grandi. Leo e Cloe partono, soli, alla ricerca di se stessi e delle loro bambole, in cui potranno rispecchiarsi e identificarsi. I bambini supereranno tutti gli ostacoli e le prove che incontrano sul cammino, attraverso e per finire anche la vecchia strega verrà sconfitta con la forza del gioco e della creatività.

“Come nelle favole” racconta la difficoltà di costruirsi una propria identità nel nostro mondo ma, al tempo stesso, la forza e la determinazione con cui i bambini sono in grado di farlo, se gli vengono forniti gli strumenti necessari.

A narrare le avventure dei protagonisti è il nonno pittore, custode del passato e ponte verso difficoltà. Saranno i colori del nonno a fornire a Leo e a Cloe la chiave per liberarsi. Lo spettacolo procede col dipanarsi delle sue parole, coadiuvato da un aiutante magico che fa apparire e sparire dalla scena un mondo di oggetti, che evocano gli scenari che ci vengono raccontati.

 

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