Non sono le stalle ma il traffico a causare il gas serra: soddisfatta Coldiretti

I dati Ispra evidenziano un calo del 9,8% delle emissioni di gas serra a livello nazionale nell’anno della pandemia rispetto al 2019 a seguito delle restrizioni alla mobilità dovute al Covid-19

«Accogliamo con soddisfazione i dati divulgati dall’Ispra: il crollo delle emissioni dei gas serra nel 2020 conferma che i veri responsabili dell’inquinamento sono altre attività produttive e il traffico, bloccati dalle misure restrittive legate all’emergenza sanitaria da Covid, mentre gli allevamenti italiani hanno continuato a lavorare a pieno regime».

È quanto afferma il direttore di Coldiretti Piacenza Claudio Bressanutti in riferimento ai dati Ispra che evidenziano la consistente riduzione del 9,8% delle emissioni di gas serra a livello nazionale nell’anno della pandemia rispetto al 2019, a seguito delle restrizioni alla mobilità dovute al Covid-19. Mentre stalle e aziende agricole hanno continuato a lavorare per garantire i rifornimenti alimentari alle famiglie italiane, le restrizioni anti contagio hanno semi paralizzato fabbriche e spostamenti di camion e auto, determinando un crollo dei livelli di smog. «Le stalle – commenta Bressanutti – sono alla base della nuova economia green, con la produzione di letame e liquami indispensabili per fertilizzare i terreni in modo naturale e garantire all’Italia la leadership europea nel biologico e la produzione di energie rinnovabili come il biogas». La carne e il latte italiani nascono da una filiera allevatoriale che per sicurezza e qualità non ha eguali al mondo – evidenzia Coldiretti Piacenza – con forme di alimentazione controllata, disciplinari di allevamento restrittivi, sistemi di rintracciabilità elettronica e forme di vendita diretta della carne attraverso le fattorie e i mercati di Campagna Amica. I dati Ispra, inoltre – conclude Coldiretti Piacenza – rivelano che solo il 7% delle emissioni di gas serra in Italia arriva dall’agricoltura.

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