Numeri in crescita per l’Università di Parma: 7.394 iscritti al primo anno (+5,1% )

359 matricole in più del 2020-2021 per i corsi triennali e magistrali a ciclo unico: prosegue il trend positivo, nonostante il Covid-19. Medicina cresce del 14,7% grazie al corso in inglese di Piacenza

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Ancora una crescita per l’Università di Parma: i dati delle iscrizioni al primo anno ai corsi triennali e magistrali a ciclo unico per il 2021-2022 mostrano che prosegue il trend positivo avviato già da diversi anni. L’incremento rispetto all’anno scorso è del +5,1%: 7.394 gli iscritti complessivi al primo anno (dati al 30 novembre 2021) contro i 7.035 dell’anno accademico 2020-2021, con una crescita assoluta di 359 matricole. Si conferma la forte attrattività dell’Ateneo fuori regione, con aumento della quota percentuale di studenti di Centro-Sud e Isole.

I dati sono stati presentati questa mattina nella Sede centrale dell’Ateneo dal Rettore Paolo Andrei e dalla Pro Rettrice alla Didattica e Servizi agli Studenti Sara Rainieri. Entrambi hanno sottolineato il valore della continuità della crescita, tanto più significativa se si considera il difficile contesto generato dall’emergenza sanitaria e dall’onda lunga delle sue conseguenze anche economiche sulle famiglie. Proseguire nel trend positivo in un momento delicatissimo per il sistema universitario, e per il Paese nel suo complesso, è senz’altro molto confortante.

I numeri parlano di aumento a doppia cifra (+15,9%) per il Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali – DUSIC, per il Dipartimento di Medicina e Chirurgia (+14,7%), che beneficia dei nuovi iscritti di Medicine and Surgery (al debutto quest’anno e quindi senza confronto con il 2020-21), e per il Dipartimento di Ingegneria e Architettura (+13,2%), che invece ha al debutto Design Sostenibile per il Sistema Alimentare (71 nuovi iscritti). Segue il Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale con una crescita del 9,4%, mentre gli altri Dipartimenti sono per quest’anno accademico caratterizzati da dati stazionari o in lieve calo.

Tra i corsi, aumenti rilevanti per Ingegneria delle tecnologie informatiche (da 50 a 98 matricole: +98%), Scienze dell’educazione e dei processi formativi (da 430 a 583: +35,6%), Comunicazione e media contemporanei per le industrie creative (da 330 a 390: +18,2%).

Guardando poi ai valori assoluti, le iscrizioni ai corsi di laurea triennali e magistrali a ciclo unico del nuovo anno accademico hanno superato le 1.000 unità nei seguenti Dipartimenti: Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali (1.640), Scienze Economiche e Aziendali (1.254), Medicina e Chirurgia (1.064) e Ingegneria e Architettura (1.031).

Provenienze: l’Ateneo conferma la sua forte attrattività fuori regione. Crescono Centro-Sud e Isole 

L’Università di Parma si conferma fortemente attrattiva per i fuori regione, che passano dal 40,9% del 2020-21 al 45,8% di quest’anno. Aumenta la quota di studenti provenienti dal Centro-Sud (15,8% contro il 12,7% del 2020-21) e dalle Isole (6,4% contro 4,8%), quella del Nord Italia resta praticamente invariata (da 23,4% a 23,7%) mentre calano le quote dell’Emilia-Romagna (da 58,5% a 53,1%) e di Parma (da 31,4% a 26,6%). La Lombardia, con il 16,4%, è la regione percentualmente più presente dopo l’Emilia-Romagna, a seguire Sicilia (5,5%) e Puglia (5,1%).

Studenti con cittadinanza straniera al 5,2% 

Gli studenti con cittadinanza straniera si attestano al 5,2%. La maggior parte, il 4,1%, provengono da paesi extra UE. Tra i principali paesi esteri di provenienza al primo posto la Romania (0,9%), seguita da Albania e Moldova (entrambe allo 0,5%).

Genere: le donne sono il 60% 

Aumenta ancora, di un punto percentuale, la quota delle studentesse, che tra gli iscritti al primo anno “battono” gli studenti 60% a 40%. Tra i Dipartimenti più “gettonati” dalle ragazze, a livello percentuale, in cui si supera l’80% di iscritte al primo anno, troviamo il Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali – DUSIC (82%), seguito dal Dipartimento di Giurisprudenza, Studî politici e internazionali (71%) e dal Dipartimento di Scienze Medico-Veterinarie (67%). Resta invece preponderante la componente maschile ai Dipartimenti di Scienze Matematiche, Fisiche e Informatiche (75% di studenti iscritti al primo anno) e di Ingegneria e Architettura (69%).

Il Dipartimento in cui, tra gli iscritti al primo anno, la presenza maschile e quella femminile sono più bilanciate è quello di Scienze Economiche e Aziendali: studenti al 47%, studentesse al 53%.

Diritto allo studio: per le matricole in graduatoria per le borse di studio a Parma la crescita più alta in regione  

Decisamente significativi i dati relativi al diritto allo studio. Le domande presentate per le borse di studio Er.Go sono aumentate del 4,68% in un anno, a fronte di un calo regionale dello 0,18%. Anche per quanto riguarda le graduatorie delle borse di studio, Parma cresce dell’1,66% contro un calo regionale dell’1%. Per le matricole in graduatoria per le borse di studio, infine, Parma fa registrare un +19,64%, contro l’1,88 della regione, con la crescita maggiore di tutta l’Emilia-Romagna.

Inclusione: Parma resta punto di riferimento 

L’Università di Parma, con il servizio Le Eli-Che del Centro Accoglienza e Inclusione, si conferma punto di riferimento importante anche per gli studenti appartenenti a fasce deboli, per i quali è attivo da anni un servizio che ha una lunga e consolidata tradizione con specifiche strutture di affiancamento e accoglienza. I numeri 2021-2022 parlano di 503 iscritti, a fronte dei 379 del 2020-21.

Lauree magistrali: i dati a primavera 

I dati anticipati oggi sono ancora parziali, poiché le iscrizioni ai corsi di laurea magistrale sono ancora aperte. Ad oggi gli iscritti alle magistrali sono 2.212, ma è naturalmente presto per tirare le somme. Le cifre complessive degli iscritti al primo anno (compresi quelli delle lauree magistrali) saranno disponibili nella primavera 2022.

«L’Università di Parma – commenta il Rettore Paolo Andrei – conferma la sua capacità di attrazione e accoglienza, e questo per noi è motivo di grande soddisfazione. E lo è tanto più in un momento difficile come quello che tutto il sistema universitario sta vivendo, con la pandemia ancora in corso e le conseguenze anche economiche del Covid-19 sulle famiglie che si fanno sentire. Vedere che giovani provenienti da tutta Italia, e anche dall’estero, continuano a scegliere il nostro Ateneo è un dato confortante, che ci sprona a fare ancora di più e meglio per tutti i nostri studenti e le nostre studentesse e che rappresenta un riconoscimento della qualità della nostra offerta. In questi due anni difficilissimi l’Università di Parma, tutta la nostra Comunità, ha affrontato la situazione con grande impegno e senso di responsabilità, con un’azione corale che ci ha permesso di garantire continuità alle attività formative e di ricerca tutelando diritto allo studio e pari opportunità. Veder proseguire il trend di crescita delle iscrizioni è un bel segnale per tutti noi».

«Abbiamo lavorato e continuiamo a lavorare per stare vicino agli studenti e alle studentesse – aggiunge la Pro Rettrice alla Didattica e Servizi agli studenti Sara Rainieri – e per proporre loro un’offerta didattica ogni anno potenziata per essere al passo con i tempi e con le esigenze di un mercato del lavoro e sempre in evoluzione. Anche con la pandemia non ci siamo mai fermati. I dati delle iscrizioni, ancora una volta caratterizzati da un segno “più”, sono per noi un bell’incoraggiamento ad andare avanti, e testimoniano l’apprezzamento per un Ateneo di qualità che sa affiancare studentesse e studenti e prepararli al meglio in un momento cruciale della loro vita. Loro hanno risposto con grande energia, accogliendo quella che è a tutti gli effetti la nostra proposta non solo di formazione ma di crescita culturale a 360 gradi. Naturalmente questo ci carica di grande responsabilità e ci fornisce continui stimoli per proseguire sulla strada intrapresa».

 

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