Nuovo Dpcm Conte. Vince la linea dura: stop a palestre e piscine, ristoranti e bar chiusi alle 18

Le scuole restano in presenza (salvo casi eccezionali e solo per le superiori). Chiusi cinema e teatri. Ristoranti aperti alla domenica (fino alle 18). Nessuna restrizione agli spostamenti fra regioni ma è sconsigliato muoversi. Nessuna restrizione per i negozi. Il riassunto del provvedimento

Giuseppe Conte a Piacenza

Alla fine ha vinto l’ala dura … ma non del tutto. Nonostante la contrarietà di molti presidenti di regione il governo Conte ha deciso di andare dritto con il Dpcm che già era circolato ieri con pochi aggiustamenti. Il decreto entrerà in vigore domani e lo resterà fino al 24 novembre 2020.

La due parti che destano maggiori perplessità sono quella relativa ai locali pubblici costretti a chiudere alle 18 e quella sulla chiusura delle palestre e delle piscine.  Scelte che rischiano di provocare danni irreparabili in particolare ad un settore economico importante del nostro paese come quello della ristorazione. Con molte aziende che praticano il tele-lavoro i ristoranti ed i bar già avevano vissuto una drastica riduzione degli introiti. Ora non potranno più servire la cena e non è improbabile che si verifichino chiusure (se non fallimenti) a catena. Non sono al momento chiari (e non sono scritti nel Dpcm) gli eventuali ristori economici per sostenere gli esercenti.

Resta anche da capire perchè le palestre e le piscine – dove quasi sempre i controlli, il distanziamento ed i livelli di igiene erano elevatissimi – siano più pericolose delle scuole in cui ogni giorno aumenta il numero di classi poste in quarantena e dove – proclami ministeriali a parte – mantenere l’effettivo distanziamento è difficile. In tante scuole piacentine poco è cambiato rispetto allo scorso anno. Gli spazi sono quello che sono, le famose sedie con le rotelle inviate dal ministro Azzolina giacciono inutilizzate occupando aule che potrebbero essere usate ad altro scopo. Non basta mettere il nastro adesivo per terra per mantenere le distanze.  Per non parlare dei bus!

Le scelte di Conte e dei suoi ministri, come si diceva, hanno lasciato largamente insoddisfatte le regioni (che puntavano ad una chiusura dei locali alle 23) mentre per le reazioni delle categorie economiche occorrerà attendere la giornata di domani.

Vediamo di riassumere di seguito i principali contenuti (qui il testo integrale)

  • Resta l’obbligo delle mascherine all’aperto ed in qualunque luogo chiuso diverso dall’abitazione.
  • Obbligo distanziamento di almeno un metro.
  • Possibilità chiusura piazze e strade (senza specificare chi dovrebbe chiuderle),
  • Consigliato alle persone di non spostarsi con mezzi pubblici o privati salvo che per motivi di studio, lavoro, salute o per necessità.
  • Sospesi i parchi tematici e di divertimento.
  • Consentita attività sportiva e motoria all’aperto anche presso aree attrezzate e parchi pubblici rispettando un distanziamento interpersonale di due metri.
  • Sospesi gli eventi e le competizioni sportive individuali e di squadra salvo quelli riconosciuti di interesse nazionale dal Coni o dal Comitato Paralimpico e comunque a porte chiuse.
  • Sospese le attività di palestre, piscine e centri natatori, centri benessere, centri termali nonché centri culturali, sociali, ricreativi.
  • Sospesi tutti gli sport di contatto.
  • Manifestazioni pubbliche consentite solo in forma statica e a patto che sia garantito il distanziamento.
  • Sospesa l’attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo.
  • Sospesi spettacoli in teatri, cinema, sale concerto anche all’aperto.
  • Restano sospese discoteche e sale da ballo.
  • Vietate feste al chiuso e all’aperto comprese quelle conseguenti a cerimonie civili e religiose (come matrimoni).
  • Nelle abitazioni private e fortemente raccomandato non ricevere persone diverse dai conviventi salvo per questioni lavorative o situazioni di necessità o urgenza.
  • Vietate le sagre e le fiere.
  • Sospesi i convegni, i congressi ed altri eventi (salvo la modalità a distanza). Le cerimonie pubbliche si possono svolgere solo nel rispetto dei protocolli vigenti ed in assenza di pubblico.
  • Nella pubblica amministrazione le riunioni si svolgono solo a distanza salvo motivate ragioni. Anche per riunioni private è consigliata la modalità a distanza.
  • Accesso ai luoghi di culto solo con misure organizzate per garantire distanziamento ed evitare assembramenti.
  • Le cerimonie religiose si tengono secondo i protocolli già in vigore.
  • I musei ed i luoghi di cultura restano aperti e continuano ad adottare sistemi di contingentamento delle visite tali da garantire distanziamento di almeno un metro.
  • Le lezioni nelle scuole dell’infanzia, nelle primarie e secondarie di primo grado (salvo situazioni locali particolari) si svolgono in presenza. Nelle scuole secondarie di secondo grado, previa comunicazione al  ministero dell’Istruzione da parte delle autorità regionali, locali o sanitarie delle situazioni critiche e di rischio – riferite a particolari contesti territoriali – si adottano forme di flessibilità con la didattica a distanza che coprirà il 75% del totale. Per il restante 15% l’ingresso a scuola non potrà comunque avvenire prima delle 9.
  • Restano sospesi i viaggi di istruzione (gite) e le iniziative di scambio. Non sono sospesi i tirocini e corsi per l’acquisizione di competenze trasversali.
  • Le Università possono continuare a svolgere attività in presenza ed a distanza a seconda delle esigenze didattiche e del quadro epidemiologico.
  • Vietato agli accompagnatori di malati di fermarsi all’interno dei pronto soccorsi.
  • L’accesso ad hospice e RSA è consentito solo secondo le modalità stabilite da direzioni sanitarie per limitare i contagi.
  • Nei negozi deve essere garantito il distanziamento di un metro e che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e le persone non permangano nei locali più del tempo necessario per gli acquisti.
  • Le attività di ristorazione (bar, pub, ristoranti, pasticcerie, gelaterie) sono consentite dalle 5 alle 18 . E’ stabilito un massimo di quattro persone per tavolo salvo siano conviventi. Dopo le 18 è vietato il consumo di alimenti in luoghi pubblici o aperti al pubblico. E’ consentita la ristorazione senza limiti di orario solo negli alberghi limitatamente agli ospiti che vi soggiornino. Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nonché fino alle 24 la ristorazione con asporto.
  • Restano aperti autogril autostradale ed punti di ristoro/bar in ospedali ed aeroporti.
  • Restano garantiti i servizi bancari, finanziari ed assicurativi nonchè le attività del settore agricolo, zootecnicodi trasformazione agro alimentare, comprese le filiere che forniscono beni e servizi.
  • Viene demandata ai presidenti di Regione la programmazione del servizio erogato dalle aziende di trasporto pubblico locale finalizzata alla riuduzione e sopressione dei servizi in relazione agli interventi sanitari necessari per contenere l’emergenza Covid, al solo fine di assicurare i servizi minimi essenziali la cui erogazione deve essere modulta in modo da evitare ilsovraffollamento dei mezzi. Il ministro dei Trasporti di concerto con quello della salute potrà disporre limitazioni o sopensioni del trasporto automobilistico, ferroviario, aereo, marittimo.
  • Rispetto ai lavoratori privati viene raccomandato il lavoro a distanza e l’incentivazione di ferie e congedi retribuiti.
  • Sono chiusi gli impianti nei comprensori sciistici (gli impianti sono aperti solo per gli atleti di interesse nazionale).  Gli impianti ono aperto agli sciatori amatoriali solo subordinatamente all’adozione di linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e validate dal Comitato tecnico scientifico per evitare assembramenti.
  • Non sono previste limitazioni agli spostamenti fra regioni

Gli articoli successivi si occupano di spostamenti in ingresso ed in uscita dall’Italia, di quarantene, delle crociere etc.

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