Nuovo Ospedale di Piacenza, Tagliaferri (Fdi): “bella notizia, ora lavorare in fretta”

"La notizia di risorse aggiuntive per la realizzazione di importanti strutture sanitarie del nostro territorio è sicuramente importante"

“La notizia di risorse aggiuntive per la realizzazione di importanti strutture sanitarie del nostro territorio è sicuramente importante. E per me, lasciatemelo dire, è molto importante che tra questa ci sia un’opera che il territorio piacentino aspetta da tempo: il nuovo ospedale di Piacenza. Piacenza non può essere la Cenerentola dell’Emilia-Romagna. Per questo, con sincerità e senso delle Istituzioni, non possiamo che essere soddisfatti per il risultato conseguito grazie alla collaborazione tra Istituzioni locali e Statali: con la stessa sincerità e con lo stesso spirito di collaborazione diciamo anche che tutte le prossime tappe devono essere vissute con spirito costruttivo e senza cercare un colpevole preventivo”, così Giancarlo Tagliaferri, consigliere regionale di Fratelli d’Italia eletto in provincia di Piacenza, ha commentato l’approvazione di una delibera regionale a sostegno del nuovo ospedale di Piacenza. “Piacenza ha bisogno del nuovo ospedale e ha bisogno che sia fatto presto e bene.

Sappiamo che c’è in corso una querelle sulla scelta dell’area: discutiamo, confrontiamoci, ma poi chi deve decidere decida e sia messo in condizione di farlo senza spade di Damocle sulla testa.

Non ci possiamo permettere l’ennesima opera pubblica la cui realizzazione si protrae per anni tra ricorsi, comitati, dubbi e ritardi”, spiega Tagliaferri che ricorda come “Da quest’aula deve venire un impegno solenne: nessuna strumentalizzazione di parte verso quegli amministratori che si dovranno assumere la responsabilità di trasformare i soldi dell’investimento in un ospedale: dobbiamo essere al fianco degli Enti Locali perché tutto proceda per il meglio e così la nostra Piacenza, il nostro territorio, vedrà finalmente riconosciuto quel ruolo che per troppi decenni le è stato negato. Di essere una provincia emiliano-romagnola come le altri, con gli stessi diritti e gli stessi doveri.

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