Ora di fare il bilancio aziendale? Ecco cosa serve e tutte le differenze

Con la chiusura dell’anno, molte aziende sono costrette a presentare il proprio bilancio, una delle operazioni più delicate previste per ogni business. Far quadrare i conti non è mai cosa semplice, soprattutto in un periodo storico come il nostro e a causa delle numerose difficoltà imposte dalla crisi economica. Chi è alle prime armi, però, deve prestare particolare attenzione, in quanto ne esistono infatti di diversi tipi che si differenziano in base alle tipologie d’impresa e alle sue necessità. Ecco perché oggi vedremo insieme un breve sunto del tema, per comprendere quale bilancio si adatta meglio alle diverse esigenze.

Bilancio aziendale: cos’è e cosa serve per redigerlo

Il bilancio aziendale, noto anche come bilancio d’esercizio, è un documento che riassume al suo interno tutti gli aspetti più importanti relativi alla vita dell’impresa negli ultimi dodici mesi. Nella maggior parte dei casi coincide con l’anno solare, ma non sempre vale questa regola, perché ci sono imprese che procedono in maniera differente. Si tratta di un documento diviso in diverse sezioni, ognuna delle quali deve essere necessariamente presente e debitamente compilata per potersi ritenere completo. Queste parti, in particolare, sono quattro: il conto economico, lo stato patrimoniale, il rendiconto finanziario e la nota integrativa. Per comporlo nella maniera corretta, quindi, servono queste documentazioni.

Una o più aziende?

Se si hanno più aziende serve un tipo di bilancio differente, ovvero un documento che ha lo scopo di esaminare un gruppo di società connesse da un legame patrimoniale. Il bilancio consolidato, com’è spiegato anche sul sito di iCRIBIS, deve essere presentato anche nel caso in cui queste imprese mantengano la propria autonomia patrimoniale e giuridica, in quanto si trovano comunque all’interno di un preciso gruppo economico. In altre parole, ha la finalità di riassumere e di semplificare tutti i dati inerenti alle varie imprese facenti parte del gruppo.

Bilancio ordinario e straordinario

Altre due tipologie di bilanci sono quello ordinario e straordinario, ma quali sono le differenze? Il primo coincide con l’analisi dei dati di un singolo esercizio, e dunque si parla del già citato bilancio aziendale. Il secondo, invece, viene redatto quando si presentano delle situazioni specifiche come nel caso della liquidazione, della cessione dell’azienda, di una fusione o di una trasformazione.

Bilancio preventivo e consuntivo

Il bilancio è uno strumento essenziale per ogni impresa, anche per una questione di previsioni degli andamenti futuri dell’azienda. Ecco quindi che il bilancio preventivo ha lo scopo di predire alcuni dei risultati che la società conseguirà durante il prossimo esercizio, e deve quindi essere prodotto all’inizio del periodo sottoposto ad analisi. Il bilancio consuntivo, invece, prende in esame i risultati conseguiti al termine di quell’esercizio (funzione di rendiconto), insieme ad un confronto dei preventivi (controllo). Si tratta dunque di due strumenti altrettanto fondamentali per la vita e le operazioni di una società.

Con l’avvio del nuovo anno sono sempre di più le imprese che avranno bisogno di redigere il proprio bilancio: con il sunto visto oggi, scegliere quello appropriato potrebbe essere più semplice.

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