Partono i lavori per la riqualificazione dell’ex chiesa del Carmine

Si è tenuta oggi, in Municipio, la conferenza stampa di presentazione dell’intervento di riqualificazione della ex chiesa del Carmine. Nell’occasione si è anche tenuta la consegna uffiiciale dei lavori alla ditta aggiudicataria. E’ poi seguito un sopralluogo all’area esterna del cantiere.

Laboratorio aperto
I lavori serviranno per realizzare un “Laboratorio aperto” che – come si legge nel progetto – sarà «uno spazio urbano fruibile dai cittadini e dalle imprese, che vedrà la coesistenza di servizi di informazione su ambiente, mobilità, turismo ed eventi cittadini e di spazi attrezzati con tecnologia informatica avanzata, nel segno dell’innovazione e della sostenibilità».
Si tratta di uno dei primi cantieri in Emilia-Romagna per la realizzazione dei Laboratori Aperti che nasceranno in dieci città grazie a interventi finanziati dalla Regione e dall’Unione europea con i fondi del PorFesr 2014-2020.

Finanziamenti dal fondo Dup
L’intervento di restauro conservativo verrà realizzato con i fondi DUP, mentre con i fondi Asse Urbano la struttura verrà completata con la predisposizione degli spazi e delle aree per le funzioni previste. Nella ex chiesa troveranno posto anche attività di ristorazione, negozi temporanei, sale eventi e sale mostre i grado di produrre reddito e di sostenere parte dei costi della struttura.

Il progetto
Il progetto esecutivo di restauro, riuso, strutture e miglioramento sismico è stato assegnato al raggruppamento Temporaneo di professionisti costituito da: arch. Claudio Montagni (capogruppo), ing. Stefano Podestà, Modus Srl, dott. geologo Roberto Ricci, ing. Alessia Dal Bo’, CO.ART.SNC, arch. Giovanni Merialdo.
In sintesi il progetto di restauro prevede la demolizione delle tamponature del cleristorio, la riapertura delle due porte minori, dei finestroni e degli occhi sul prospetto principale, il rifacimento della scalinata di accesso sul prospetto principale di via Borghetto, il rifacimento della pavimentazione interna, da eseguirsi in pianelle in cotto, come i lacerti ancora esistenti, il recupero degli stucchi e dell’apparato pittorico, consolidamento e restauro delle volte e dei costoloni nelle varietà di fogge e forme caratterizzanti i diversi secoli cui appartengono. Ogni fase progettuale è stata concordata con la Soprintendenza Archeologia e Belle Arti di Parma, soprattutto il progetto di riuso che ha dovuto conciliare le peculiarità della fabbrica e nuove esigenze. Gli spazi necessari alla nuova destinazione d’uso sono stati individuati mediante la realizzazione di un soppalco e la chiusura delle cappelle laterali.

I lavori
I lavori sono stati consegnati oggi ed avranno una durata di 390 giorni, mentre la piena funzionalità dell’immobile è prevista per la primavera 2019. L’importo dei lavori a seguito del ribasso offerto in sede di gara è pari ad € 4.633675,08 (IVA compresa). Complessivamente l’impegno finanziario del Comune è pari al 24% dell’importo complessivo (pari a 1 271 835,54), il restante 76% è dato da finanziamenti pubblici.

La chiesa di Santa Maria del Carmine
La chiesa di Santa Maria del Carmine, fondata a Piacenza nel 1334 dai Padri Carmelitani, sorge tra le odierne via Borghetto e piazza Casali. Il complesso nasce in forme semplici rispecchiando la tipica architettura degli ordini mendicanti. In seguito alla soppressione degli ordini nel 1805 la chiesa viene prima adibita ad ospedale e poi a magazzino mentre il vicino convento diventa prima caserma e, dal 1807, Pubblico Macello. Dal 1923 il convento diviene sede della organizzazione del Partito nazionale fascista e dagli anni ’50 ospita uffici statali fino al 2006, anno in cui l’intero complesso viene abbandonato. Nasce già in zona strategica rispetto agli altri ordini mendicanti perché viene realizzata nei pressi di “Porta Milanesa” e continua a mantenere una posizione nevralgica rispetto alla città ossia ai bordi del centro
storico e all’interno del Comparto Nord dove si concentrano scelte importanti per l’Amministrazione Comunale, ovvero il recupero delle aree militari.

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