Patelli: presidente senza una maggioranza

Si prospettano non poche difficoltà per la neo presidente della Provincia di Piacenza che può contare su soli tre consiglieri contro i sette del centro destra che non sono disponibili a “governare assieme”

Rischia di diventare sempre più complicata la gestione della Provincia di Piacenza che, a sorpresa, ha visto la recente elezione di Monica Patelli a presidente dell’ente di via Garibaldi ma che vede una maggioranza di centrodestra con sette consiglieri contro tre di centro sinistra. Il sindaco di Borgonovo ha tentato di lanciare un ponte verso gli avversari politici nella speranza di riuscire a governare assieme ma la sua proposta è stata seccamente rispedita al mittente.

Centrodestra: “Responsabili ma mai sponda del Partito Democratico”

 Non ci vanno per il sottile, i consiglieri provinciali di Centrodestra, conclusosi il periodo interlocutorio con la neo Presidente della Provincia Patelli. Parlando ad una voce evidenziano che: «Abbiamo di certo apprezzato l’atteggiamento pacato della Presidente Patelli, la quale è stata per altro pienamente investita dal Presidente della Regione Bonaccini come la nona presidente di Provincia del Partito Democratico, ma con serenità e persino empatia non possiamo che rifiutare la proposta, per quanto posta con metodo e garbo, di proseguire una esperienza di governo dell’Ente spalla a spalla».

«Questo – spiegano i sette consiglieri provinciali che fanno a vario titolo capo al centrodestra – non è possibile non tanto per una questione meramente ideologica o di bandiera, quanto per una visione coerente delle parti in campo, seppure su posizioni al servizio del territorio e non di scontro, ma di chiara contrapposizione».

Per Albertini, Galvani, Morganti, Bonini, Maloberti, Monteleone e Piazza «l’idea inclusiva, e di certo apprezzabile sotto il profilo istituzionale, della Presidente Patelli, si scontra con la realtà effettuale della cosa: la Provincia è presieduta da un presidente di centrosinistra. Non è quindi possibile per noi assumere delega alcuna. Saremo attenti alle istanze dei territori, i quali ci hanno espresso nel recente dicembre 2021, ma mai proni rispetto ad un eventuale, quanto improbabile con questa composizione del consiglio provinciale, virata a sinistra dell’Ente».

 

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