Per il vescovo Ambrosio “Illegittima la chiesa lefebvriana di San Damiano”

Illegittima la chiesa lefebvriana di San Damiano

Papa Francesco sta piano piano tentando di superare lo scisma con i lefebvriani. Una strada però tutta in salita e su cui ci si muove lentamente. Su questo tema oggi il vescovo di Piacenza Gianni Ambrosio ha preso una posizione netta a pochi giorni dall’apertura di una chiesa ispirata ai dettami del vescovo Lefebvre. Pur ricordando i passi di avvicinamento fra il vaticano e i lefebvriani il vescovo Ambrosio sottolinea come la nuova chiesa sia al momento illegittima dal punto di vista canonico.

Questi il testo integrale della lettera

Ai carissimi fedeli di san Damiano e di tutta la Diocesi di Piacenza-Bobbio,

Nei prossimi giorni la Fraternità sacerdotale San Pio X (FSSPX) inaugurerà e consacrerà una chiesa a San Damiano, comune di San Giorgio Piacentino. Il parroco del luogo e il vescovo di Piacenza-Bobbio non hanno avuto alcuna notizia da parte dei membri della Fraternità.

E’ bene ricordare sia l’origine della Fraternità; fondata nel 1970 dal vescovo francese Mons. Marcel Lefebvre, sia il suo cammino negli ultimi anni. La Fraternità nasce in contrasto con diversi insegnamenti e dichiarazioni del Concilio Vaticano II.

Gli aderenti celebrano la Messa tridentina e si oppongono all’ecumenismo e al dialogo interreligioso. E’ composta da sacerdoti, da frati e da suore ed è diretta da un superiore generale, il vescovo Mons. B. M. Fellay, che è stato ordinato da Mons. Lefebvre nel 1988 senza il consenso del Papa. L’ordinazione episcopale di Mons. Fellay e di altri tre vescovi causò la scomunica del vescovo Lefebvre e dei nuovi consacrati.

In Italia la Fraternità ha il suo centro ad Albano Laziale e ha diversi priorati: Spadarolo (Rimini), Montalenghe (Torino) e Silea (Treviso).

Sono diverse le iniziative dei Papi per “riportare nella piena comunione la Fraternità”. San Giovanni Paolo II istituì una commissione per facilitare la piena comunione ecclesiale dei sacerdoti e fedeli legati a mons. Lefebvre. Nel 2009 Papa Benedetto XVI, con un atto di misericordia, decise di togliere la scomunica a quattro vescovi ordinati nel 1988.

Ulteriori passi in avanti in vista della comunione sono stati fatti in questi ultimi anni. Papa Francesco ha dichiarato la possibilità, durante il Giubileo straordinario della misericordia, di confessarsi dai sacerdoti appartenenti alla Fraternità. Poi il Papa ha esteso questa facoltà; oltre il periodo giubilare, fino a nuove disposizioni in proposito.

Con Lettera apostolica Misericordia et misera del 20 novembre 2016, Papa Francesco ha concesso ai fedeli che per diversi motivi frequentano le chiese officiate dai sacerdoti della Fraternità San Pio X di ricevere validamente e lecitamente l’assoluzione sacramentale dei loro peccati.

Inoltre Papa Francesco ha autorizzato gli Ordinari del luogo (il vescovo della diocesi) a concedere anche licenze per la celebrazione dei matrimoni di fedeli che seguono l’attività pastorale della Fraternità secondo alcune modalità.

Pertanto, allo stato attuale, è doveroso precisare che:

1) la Fraternità sacerdotale san Pio X non ha la piena comunione con il Papa;

2) la Fraternità si trova in una “oggettiva persistenza per ora della situazione canonica di illegittimità” (Lettera della Pontificia commissione Ecclesia Dei ai Presuli (27 marzo 2017).

Ci uniamo alla preghiera di Gesù “perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato” (Gv L7,20-21).

Con un caro saluto e con la benedizione del Signore

Il vescovo Gianni Ambrosio

Publicità

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il commento
Inserisci il tuo nome