Per la Fondazione di Piacenza e Vigevano auguri all’Emporio Solidale

È stato uno scambio degli auguri diverso dal solito, quello della Fondazione di Piacenza e Vigevano per le festività 2022. Sono stati gli spazi dell’Emporio Solidale  di Piacenza ad ospitare un incontro tra i rappresentanti dell’ente(Consiglio di Amministrazione e Consiglio Generale) e le tante realtà che costituiscono l’attività del centro di via I Maggio, la cui apertura, due anni e mezzo orsono, rappresenta uno dei principali interventi della Fondazione in ambito welfare.

Una scelta dunque, dettata non solo dal fatto che in tempi di pandemia l’affollata Festa di fine anno in Auditorium sarebbe risultata inopportuna, ma soprattutto dalla volontà di sottolineare l’attenzione dell’ente agli interventi finalizzati a ridurre e prevenire le emergenze sociali. Non a caso, la prima uscita pubblica da neopresidente della Fondazione, in giugno, Roberto Reggi l’aveva compiuta proprio negli spazi di via I Maggio.

 “Abbiamo inteso ringraziare i volontari che collaborano a questa iniziativa, il prezioso lavoro dei responsabili Caritas, i tanti volti che compongono l’associazione Emporio Solidale Onlus che si occupa della gestione – ha sottolineato il presidente Reggi -. Del resto, come abbiamo già annunciato presentando le nostre linee programmatiche,  l’intenzione è di rafforzare il sostegno all’Emporio Solidale con un nuovo impulso partecipativo: nel 2022 ne sarà sostenuta e implementata l’attività, anche in termini di rafforzamento del legame con il territorio”.

Di più: a Palazzo Rota Pisaroni si stanno già studiando le ipotesi per replicare l’esperienza di Piacenza anche a Fiorenzuola d’Arda, a Castelsangiovanni e a Vigevano, laddove la presenza di un Emporio Soidale potrebbe rappresentare una risposta importante alle emergenze sociali acuite dalla pandemia.

NEL 2019 L’APERTURA

L’Emporio è stato inaugurato nel luglio 2019 e la sua attività viene realizzata attraverso l’associazione Emporio Solidale Onlus, che ha in locazione gli spazi (ad un canone simbolico) dalla Fondazione, proprietaria dell’area di via I Maggio. Il servizio si rivolge in particolare alla fascia della vulnerabilità: nuclei familiari e persone in temporanea difficoltà economica a causa di esperienze traumatiche a livello familiare, di salute o lavoro. L’Emporio offre una gamma di prodotti essenziali  per la vita quotidiana delle famiglie:  alimenti, prodotti per la casa e l’igiene personale, articoli per l’infanzia. Offre un aiuto che conserva pienamente  la dignità e la possibilità di scelta, favorisce percorsi di orientamento, consulenza e relazione. All’Emporio infatti non si fa solo la spesa: si incontrano persone disponibili ad ascoltare e che possono aiutare nella ricerca del lavoro, nell’orientamento ai servizi del territorio, nel migliorare la gestione del budget familiare e gli stili di consumo o nell’affrontare situazioni  di sovraindebitamento.

Il complesso immobiliare di via I Maggio è ormai un vero centro della solidarietà. Nel 2021 la Fondazione ha terminato la realizzazione dei previsti interventi di adeguamento e recupero della palazzina che sorge sull’area. Nel piano terreno sono stati ricavati sia gli spazi per gli uffici della sede piacentina di CSV Emilia, sia l’abitazione per il custode che servirà l’intera struttura. Nel complesso è inoltre attiva una cooperativa sociale che si occupa di minori.

Adiacente agli spazi dell’Emporio è attivo il Servizio Mobili Caritas, che aiuta nell’arredo delle abitazioni. È svolto non solo da volontari, ma anche da persone bisognose di reinserimento socio-lavorativo, in accordo con i servizi territoriali, grazie  ad un  laboratorio di falegnameria.

RECORD DI INTERVENTI

Attualmente l’Emporio ha in carico 168 famiglie, per un totale di 680 persone, di cui 318 minori. Dalla sua apertura, nel luglio 2019, sono state in carico 292 famiglie (1.130 persone). Per quanto riguarda i prodotti, dall’avvio ad oggi sono transitati in cassa 195.000 articoli, per un controvalore economico che oscilla intorno ai 450.000 euro.

Per i prossimi mesi sono già state definite diverse iniziative. Tra queste,  a fine gennaio verrà avviato uno spazio compiti per i ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Si cercherà di coinvolgere i volontari giovani, studenti dei Licei e dell’Università, per avviare una peer to peer education, ma ci sarà la possibilità anche di attivare supporti individuali, per i ragazzi che necessitano di un maggiore aiuto.

In febbraio, in collaborazione con il Centro per le famiglie del Comune di Piacenza, inizierà la raccolta dei vestiti per bambini 0-10 anni; inoltre, sempre per i minori,  saranno attivate una collaborazione con l’associazione Dalla Parte dei Bambini, con l’Associazione Aquilone (ragazzi in disagio famigliare già volontari), la Comunità Albatros (minori stranieri non accompagnati) e con la Cooperativa i Cosmonauti per realizzare un piccolo orto nell’area magazzino.

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