Piacenza: alla scuola Faustini studenti disabili non possono raggiungere le aule per un guasto all’ascensore

Il Comune, a cui spetta la manutenzione dell’edificio, avrebbe fatto sapere che al momento l’elevatore non si può riparare per mancanza di pezzi di ricambio. I ragazzi costretti alla Dad

Garantire a tutti i ragazzi, ed in particolare a chi ha problemi di mobilità, di frequentare le lezioni in presenza dovrebbe essere una priorità assoluta. Invece, da dieci giorni a questa parte, ci sono alcuni studenti della media Faustini e delle elementari Mazzini, portatori di handicap, per cui è impossibile arrivare in aula con la propria carrozzina a causa di un guasto dell’unico, datato, ascensore esistente.

La manutenzione dell’edificio è a carico del Comune di Piacenza che – a quanto ci risulta – sarebbe stato immediatamente contattato dalla scuola per la riparazione. Gli uffici municipali avrebbero però fatto sapere che è impossibile risolvere il guasto in tempi rapidi perché “mancherebbero i pezzi di ricambio dell’elevatore”.  

A fare le spese della situazione c’è anche un’insegnante recentemente operata ad una gamba e costretta ad arrampicarsi pericolosamente per le scale con le stampelle pur di arrivare in aula e svolgervi le proprie lezioni.

Dando per buona la diagnosi tecnica sembra ai più evidente che a pagare le conseguenze della situazione non possono comunque essere incolpevoli ragazzini costretti, ancora una volta, a seguire le lezioni da casa, lontano dai propri compagni e non per la pandemia bensì per la vetustà della struttura scolastica a cui magari sarebbe stato il caso di porre rimedio prima che succedesse il guaio.

In attesa che l’ascensore venga riparato o sostituito è urgente che da palazzo Mercanti venga trovata (subito) una soluzione tampone che permetta a tutti gli alunni (e ancora di più ai portatori di handicap) di poter esercitare appieno il proprio dritto allo studio.

Si potrebbero ad esempio attrezzare aule a piano terra raggiungibili anche da chi è in carrozzina. L’unica cosa che non si può accettare è il rimanere in passiva attesa di ricambi che potrebbero anche non arrivare mai o con tempi molto lunghi. L’imperativo dovrebbe essere quello di darsi da fare perchè, già domani mattina, tutti i ragazzi siano in aula!

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