Piacenza: autisti sfruttati e costretti a vivere sui camion in un posteggio senza servizi igienici. 11 arresti

Oltre un centinaio i camionisti "ricattati" da imprenditori senza scrupoli. Anche nei periodi di riposo dovevano vivere e dormire in un piazzale alla periferia di Piacenza, usando cucine ricavate da pancali e fusti

Si è conclusa nella mattinata odierna con 11 arresti una complessa attività investigativa diretta dalla Procura di Piacenza e condotta dalla Polizia di Stato, che grazie agli agenti della stradale di Massa Carrara, Piacenza e Pontremoli, ha smascherato un’articolata organizzazione criminale dedita allo sfruttamento di conducenti di autotreni di nazionalità romena.

Secondo quanto ricostruito dai poliziotti sarebbero stati circa cento gli autisti costretti, sotto la minaccia del licenziamento, a vivere reclusi in una sorta di accampamento privo di ogni servizio igienico, allestito presso un piazzale in uso a una delle maggiori società di autotrasporto di Piacenza, questo anche nei periodi destinati al riposo.

L’indagine era partita a fine ottobre 2019, quando una pattuglia della sottosezione autostradale di Pontremoli, fermò per un controllo un autista di origine rumena. L’uomo aveva esibito il proprio contratto di lavoro, apparso, però, agli occhi esperti dei poliziotti, falsificato nella data di scadenza.

Da qui, gli investigatori hanno intrapreso una complicata attività d’indagine che ha coinvolto anche l’Ispettorato del Lavoro ed ha permesso di scoprire due società romene fittizie. Le “imprese” erano amministrate da persone senza scrupoli, che, approfittando dello stato di bisogno in cui si trovavano gli autisti, li costringeva a lavorare senza alcuna garanzia né diritto e, come si diceva, in condizioni igieniche indecorose.

Gli autisti erano costretti a soggiornare in pianta stabile nelle cabine dei camion in sosta, a scaldarsi con stufe improvvisate e ad utilizzare cucine ricavate da pancali e fusti per uso industriale.

Con le ipotesi di reato, che spaziano dall’intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, alla truffa ai danni dello Stato, al falso ideologico, i poliziotti, alle prime ore di questa mattina, sono piombati nelle abitazioni degli undici indagati per applicare le misure degli arresti domiciliari disposte dalla Procura piacentina e per l’esecuzione delle perquisizioni dall’esito delle quali non si escludono altri importanti sviluppi per le indagini in corso.

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