Piacenza: dichiaravano redditi per 5 mila euro ma nel materasso avevano nascosto 250 mila euro

Nelle abitazioni di due noti ristoratori della nostra città anche 12 Rolex per un valore di circa 170.000 euro e 100.000 euro di gioielli

Dichiaravano redditi annui di soli cinquemila euro ma in casa nascondevano 12 orologi di Rolex dal valore complessivo di circa 170.000 euro nonché svariati gioielli, monili d’oro e perle per un valore di altri 100.000 euro, oltre a borse e vestiti griffati, vini stranieri di pregio e “palestre domestiche” attrezzate con costosissimi attrezzi ginnici professionali.

Un vero e proprio tesoro quello scoperto dalla guardia di Finanza di Piacenza nelle abitazioni dei due titolari di alcuni notissimi bar e ristoranti ubicati nel capoluogo. Una notizia che era già emersa nei giorni scorsi e di cui ora si delineano meglio i contorni.

I reati ipotizzati dalla procura della Repubblica di Piacenza (che ha coordinato le indagini)  nei confronti dei due imprenditori sono evasione fiscale e riciclaggio di denaro di provenienza illecita.

Tutto era nato dalle segnalazioni di alcuni istituti di credito cittadini che avevano notato ingenti depositi di denaro contante e prelievi  senza che le operazioni avessero ragionevoli motivazioni.

I finanzieri hanno subito capito che queste ingenti somme di denaro liquido non era giustificato dalle attività da loro gestite né tantomeno dai pochi redditi dichiarati al fisco nel corso degli ultimi anni.

Nei giorni scorsi, su delega del pm Daniela Di Girolamo, i militari del nucleo di polizia economico-finanziaria hanno effettuato una serie di perquisizioni locali e domiciliari negli uffici commerciali delle società e presso le loro abitazioni.  Nei locali sono stata trovati trovati svariati documenti che hanno permesso di ricostruire una “contabilità parallela” a quella ufficiale e basata su un cospicuo giro in nero.

Nelle abitazioni oltre ai vari preziosi i finanzieri hanno trovato e sequestrato 250.000 euro in banconote dal taglio di 100 e 50 euro, raccolte in mazzette avvolte accuratamente nel cellophane, ed in buona parte nascoste nel materasso di un lettino ripiegabile. Un’altra parte era invece in un armadietto adibito alla custodia di armi.

Proprio per l’evidente sproporzione tra il valore dei beni rinvenuti ed i redditi dichiarati al fisco dai due imprenditori nel corso degli anni il gip  presso il tribunale di Piacenza ha disposto – su proposta del pubblico ministero  – il sequestro preventivo finalizzato alla confisca dei beni.

Sono tuttora in corso indagini finanziarie finalizzate ad accertare in via definitiva l’effettiva origine dei beni posti sotto sequestro nonchè l’ammontare complessivo dei proventi, derivanti dalle attività economiche, sottratti al fisco. Non si  escludono quindi ulteriori, interessanti, sviluppi investigativi.

 

Publicità

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il commento
Inserisci il tuo nome