Piacenza è una città a misura di giovane? Su 100 intervistati 76 rispondono di no

La lista Spazi Aperti - Giovani per Cugini Sindaco, qualche settimana fa aveva diffuso un questionario fra i giovani. I risultati sembrerebbero smentire la classifica del Sole 24 Ore

Non si placa l’eco nata dalla pubblicazione della classifica del Sole 24 Ore che vedrebbe Piacenza al primo posto in Italia come provincia a misura di giovane. Molti contestano i parametri presi in considerazione che non sarebbero affatto rappresentativi. A dar manforte a questa tesi ora arriva anche il risultato di un recente questionario diffuso da Spazi Aperti – Giovani per Cugini Sindaco come spiega lo sesso gruppo in un comunicato.

“Torniamo sull’indagine del Sole24Ore, che colloca Piacenza al primo posto in Italia per la qualità della vita dei giovani. Come Spazi Aperti – Giovani per Cugini Sindaco, qualche settimana fa abbiamo diffuso un questionario, con particolare interesse proprio per le nuove generazioni. Tra i partecipanti, 100 sono nella fascia fra i 17 e i 35 anni, un campione attendibile sulla base delle cui risposte facciamo alcune considerazioni, pur dal nostro parziale osservatorio.
Piacenza è una città a misura di giovane? No, secondo il 76% delle ragazze e dei ragazzi interpellati.
Lavoro, ambiente, inclusione e socializzazione risultano in questo senso i punti più critici. L’accesso a un impiego dipendente non offre condizioni dignitose per il 60% dei rispondenti. La qualità del lavoro è il punto: “precario”, “sottopagato”, “poco soddisfacente”. Non aiuta, a chi rivendica dignità, regolarità, sicurezza, lo stigma dei c.d. “choosy”, i pigri bamboccioni inventati dal pregiudizio di una politica che gira la testa di fronte a varie forme di sfruttamento. Sul piano del lavoro autonomo le cose non vanno meglio, se per l’80% Piacenza non incentiva un clima favorevole allo sviluppo di progetti giovanili quali start-up, eventi, opportunità imprenditoriali. Noi chiediamo maggiore collaborazione con le università, potenziamento dei centri di ricerca, investimenti in strutture di co-working.
Piacenza si impegna nel contrasto all’inquinamento e al cambiamento climatico? No, per l’86% dei rispondenti. Per noi giovani, che vivremo direttamente gli effetti più catastrofici della crisi climatica, la questione ambientale è di primaria importanza, e fa un po’ paura. Distinguere i progetti di cambiamento netto e radicale dai “bla bla bla” di cui parlava Greta Thunberg al Cop-26 è urgente e necessario. Gli anni a venire saranno cruciali, e siamo stanchi di delegare il nostro futuro a schiere di politici impreparati e interessati solo al profitto.
A Piacenza fortunatamente ci sono persone e associazioni che si battono per la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini da decenni. Un motivo ci sarà se questi attivisti sono nei fatti tutti a sostegno di Stefano Cugini, il cui programma, che invitiamo a leggere con attenzione, hanno contribuito a realizzare.
Piacenza tutela le diversità? No per il 76%. I giovani piacentini appartenenti a minoranze non si sentono rappresentati. Non è una novità, ma alla giunta uscente non sembra importare.
Altra rimostranza ricorrente tra i rispondenti (81%) è la carenza di occasioni di svago e socialità in città. Dalle risposte aperte emergono vari spunti: far rivivere le piazze, valorizzare i luoghi di aggregazione quali Spazio4 e inaugurarne di nuovi, puntare sull’impiego del patrimonio cittadino (per esempio le mura) o riconvertire spazi in disuso come l’ex stazione dei bus di Piazza Cittadella.
Le elezioni di questo 12 giugno non arresteranno l’ampio processo di partecipazione e avvicinamento alla politica che Spazi Aperti – Giovani per Cugini Sindaco sostiene con entusiasmo come parte attiva di Alternativa per Piacenza.
A prescindere dal risultato, manterremo inalterato il nostro impegno di prossimità e ascolto per portare quanti più giovani ad adottare la città, invitandoli con noi a farsi carico del suo futuro. L’occasione di imprimere un cambiamento reale già a partire dalle imminenti elezioni è però grande. Come giovani, cerchiamo allora di non mancare a Piacenza in questo momento cruciale perché in futuro la città non manchi più a no”.

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