Piacenza inaugura il nuovo centro vaccinale all’Expo ma manca lo Pfizer e si rinviano 2.300 richiami

Sempre più evidente l'inadeguatezza degli approvvigionamenti italiani: la mancanza di vaccini costringe a far slittare la seconda dose per numerosi piacentini. Intanto negli USA stop precauzionale per il Johnson&Johnson

I nodi vengono sempre al pettine e l’insufficiente approvvigionamento di vaccini da parte dell’Italia e dell’Unione Europea non fa eccezione. Così a Piacenza se da una parte oggi inaugura il nuovo punto vaccinale allestito presso l’Expo dall’altra si è costretti a far slittare di due settima l’inoculazione della seconda dose di Pfizer per 2.300 persone. Questo perché si attende un calo settimanale di mille dosi per i prossimi 15 giorni.

La macchina della vaccinazione piacentina dunque è pronta e rodata ma costretta ad un ennesimo pit-stop. Così il centro dell’Arsenale ed il nuovo di Expo lavoreranno a ritmo ridotto, un terzo della propria capacità perché se ci sono i vaccinatori mancano appunto i vaccini. Questa settimana dovrebbero arrivare le prime dosi di Johnson & Jonson ma il condizionale – visto l’andazzo- è d’obbligo, tanto più che oggi negli Stati Uniti ha subito uno stop precauzionale da parte della FDA.   Una decisione presa in seguito a reazioni avverse per sei donne di età compresa fra i 18 e i 48 anni: avrebbero sviluppato una malattia  legata ai coaguli di sangue. Non è ancora certo un nsso causale tra la somministrazione del vaccino e lo sviluppo della rara malattia, ma in attesa di conoscere l’esito delle incvestigazioni subito avviate l’autorità americana ha preferito fermare le inoculazioni. Di conseguenza la casa farmaceutica ha deciso di rinviare la consegna di dosi destinate all’Europa. In Italia ci sono 184mila dosi stoccate presso l’hub nazionale della Difesa a Pratica di Mare.

Intanto il vaccino Astra Zeneca invece subisce ancora il contraccolpo delle tante incertezze che ne hanno caratterizzato il cammino e così non tutti i posti disponibili vengono coperti.

Allo stesso modo si è deciso di sospendere la sperimentazione del turno di vaccinazione notturno tanto strombazzato dalla Regione Emilia Romagna quanto (al momento) poco utile.

Non per nulla lo stesso direttore generale dell’Ausl di Piacenza Baldino aveva, a suo tempo, espresso dubbi sulle inoculazioni notturne soprattutto in una fase in cui ancora si stanno vaccinando i più anziani notoriamente restii a muoversi di casa dopo il tramonto.

Visti i fatti parlare di aspettative e numeri attesi … resta un esercizio di mera retorica. Vediamo invece i numeri di quanto si è fatto.

In totale a Piacenza sono state somministrate 80.512 dosi su una popolazione di 286.433 persone. Il rapporto dosi/popolazione è del 28,1% mentre la percentuale di persone vaccinate rispetto al totale della popolazione piacentina è del 19,65%.

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