Piacenza la provincia più sicura dell’Emilia-Romagna (secondo gli indici di criminalità)

Indice di criminalità delle province italiane; Piacenza la più sicura in Emilia-Romagna. Trend in miglioramento del 7%. Molte nella nostra provincia le denunce per violenze sessuali, per spaccio e per furti con destrezza. Al sud il maggior numero di omicidi. Tabella con i dati di Piacenza

Piacenza la città più sicura in Emilia Romagna

Un trend in miglioramento, con un calo dei reati del 7% rispetto al 2017 e la palma della provincia più sicura dell’Emilia-Romagna attestano Piacenza al 47° posto, circa a metà della classifica sull’indice di criminalità delle province italiane riferita al 2018, con 3.297,6  denunce ogni 100mila abitanti; all’interno di un quadro che vede un miglioramento generale sull’intero territorio nazionale (-2,4% rispetto all’anno precedente).

Nella classifica 2019 (basata sui dati dell’anno precedente)  le denunce a Piacenza sono state 9.469 contro le 10.177 della  classifica 2018 quindi con un calo di 708 denunce (pari appunto al 7%).

A guidare la classifica come città con il maggior numero di denunce troviamo Milano seguita da Rimini, Firenze, Bologna, Torino, Roma, Prato, Livorno, Imperia, Genova, Savona e Parma.

A fotografare la situazione sono i dati forniti dal dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno sulla base delle segnalazioni alle Forze di Polizia ed elaborati da Il Sole 24 Ore. Qui sotto la tabella relativa a Piacenza con i reati che “trovano più ospitalità” nella nostra provincia e via via quelli meno denunciati.

Piacenza Denunce/100 mila ab. Posizione
Violenze sessuali 11,5 11
Stupefacenti 78 21
Furti con destrezza 202,7 25
Furti in esercizi commerciali 147 29
Furti in abitazione 352,4 35
Tentati omicidi 1,7 40
Rapine 28,9 40
Furti di autovetture 49,8 59
Furti con strappo 8,4 61
Omicidi volontari 0,3 64
Infanticidi 0 71
Associazione mafiosa 0 74
Riciclaggio denaro 1 82
Usura 0 87
Estorsioni 10,1 88
Truffe e frodi informatiche 235,4 92
Incendi 2,1 102
Associazione per delinquere 0 103

 

Si tratta ovviamente di un indicatore perchè si basa solo sulle denunce presentate alle forze dell’ordine. Dunque un numero basso di denunce può voler dire basso livello di criminalità ma al contempo scarsa predisposizione dei cittadini a rivolgersi alle forze dell’ordine.

Se si guarda al numero di omicidi volontari (reato per cui è giocoforza impossibile omettere la denuncia) la cartina si ribalta e dal Nord i passa al Sud con in testa Vibo Valentia con 10 omicidi (6,2 per ogni 100 mila abitanti) seguita da Crotone, Reggio Calabria, Foggia, Fermo, Trieste, Agrigento, Barletta-Andria-Trani, Oristano, Enna, Mantova, Verceli, Catanzaro, Potenza, Catania, Benevento

Il commento del sindaco Barbieri e dell’assessore Zandonella

“Sono segnali importanti – commentano il Sindaco Patrizia Barbieri e l’Assessore alla Sicurezza, Luca Zandonella – che fa piacere sottolineare, soprattutto perché confermano il buon lavoro svolto in collaborazione tra tutte le Forze dell’Ordine sul nostro territorio e ci confortano nell’impegno e negli investimenti che stiamo attuando sul fronte della sicurezza. Ovviamente, risultare la città emiliana più sicura e con un trend di delitti complessivi in diminuzione del 7% rispetto al 2017 fa piacere, ma non ci può e non ci deve far abbassare la guardia, continuando ad investire come stiamo facendo, ad esempio, con il progetto di implementazione del sistema di videosorveglianza, la prossima inaugurazione di un presidio di Polizia Locale nella zona del Quartiere Roma e altri importanti provvedimenti a contrasto dello spaccio e della microcriminalità. Il tutto in un un proficuo coordinamento con Prefettura e tra forze dell’ordine”.

Analizzando le singole voci prese in esame, Piacenza si attesta nelle ultime posizioni dell’indice di criminalità per incendi e associazione a delinquere, mentre rimangono ancora sopra la media nazionale i dati riferiti alle denunce per violenze sessuali.

Piacenza infatti risulta all’undicesimo posto con 33 denunce pari a 11,5 ogni 100 mila abitanti. La peggiore su questo fronte è Trisete seguita da Rimini, Bologna, Milano, Firenze, La Spezia.

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