Piacenza: la polizia locale multa il centro isamico di via Mascaretti per violazione delle norme anti Covid

Ieri sera una ventina di persone si sono ritrovate per l'inizio del ramadan. Rancan e Foti soddisfatti per l'azione delle forze dell'ordine

E’ iniziato ufficialmente oggi il Ramadan, uno dei cinque pilastri dell’Islam. Già ieri sera però i mussulmani piacentini si sono ritrovati per celebrare l’inizio del rituale digiuno. In tempi di pandemia questo ha subito provocato il primo problema. Se infatti il centro culturale di via Caorsana ha ottenuto lo status di moschea e quindi vi si possono celebrare riti religiosi, quella di via Mascaretti non è ufficialmente una moschea e dunque avrebbe dovuto restare chiusa in zona arancione. La Polizia locale di Piacenza ieri sera, intorno alle 21, si è recata sul posto ed ha trovato una ventina di fedeli intenti a pregare. Il responsabile del centro è quindi stato sanzionato con una multa di 400 euro.

Rancan (Lega): “Nessuna discriminazione, le regole vanno rispettate”

Su quanto accaduo si registrano già alcune reazioni politiche a partire da quelle del leghista Matteo Rancan, capogruppo in Regione.

“Non si tratta di discriminazione, ma del rispetto delle regole. Poiché Piacenza è in zona arancione, i centri culturali non possono essere aperti. Pertanto la sanzione da 400 euro elevata al responsabile del centro islamico di via Mascaretti non solo è legittima ma anche dovuta. Le regole valgono per tutti e vanno rispettate. Da qui il mio plauso agli agenti della Polizia locale che presidiano il nostro territorio e che vigilano e perseguono il rispetto delle leggi. La Lega mantiene le promesse che fa: avevamo anticipato che controlli sarebbero stati effettuati, e i controlli sono puntualmente arrivati”.

Tommaso Foti (Fdi): “Moschea abusiva. Sanzione atto dovuto”

”La sanzione a chi non rispetta la legge e’ un atto dovuto: sono soddisfatto dell’intervento della Polizia Locale in Via Mascaretti atteso che nessuno, e per qualsiasi ragione, e’ al di sopra della legge. Ciò detto, non risulta minimamente accettabile che il Resposabile del Centro Islamico di Via Mascaretti, dopo avere adito, come nel suo diritto, il giudice amministrativo avverso l’ordinanza dirigenziale che inibiva l’utilizzo ai fini di culto dell’immobile in questione, continui a sfidare la pubblica autorità disattendendo la decisione a lui sfavorevole del Consiglio di Stato. Come già evidenziato al Ministro dell’Interno in una recente interrogazione parlamentare, quanto accade a Piacenza non può essere solo registrato e/o annotato, ma occorre un intervento deciso e conclusivo per porre definitivamente fine ad un utilizzo contro legge di un immobile che non e’ mai stato – ne e’ – destinato ad attività di culto. Auspico che il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, nel caso dovesse perdurare l’illecito ed illegittimo utilizzo dell’immobile in questione, adotti le iniziative più consone a risolvere un problema che si trascina oramai da troppi anni.”

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