Piacenza reagisce alla crisi meglio di altre province

Come ha reagito la nostra provincia alla crisi, a dieci anni dal tracollo dei mutui sub-prime che poi portò alla recessione economico-finanziaria globale? Una risposta la da il Sole 24 Ore che ha pubblicato, nei giorni scorsi, un’indagine relativa alle 103 province italiane per valutare come hanno reagito alla crisi le diverse aree del nostro paese, e se si scorgono spiragli di miglioramento del clima economico. La classifica prende in considerazione – nel periodo tra il 2013 e il 2016 – la variazione di dieci indicatori: il reddito pro-capite, i depositi bancari pro-capite, i prestiti personali richiesti, il tasso di disoccupazione, il numero di laureati ogni mille giovani, il costo della casa al metro quadro, gli acquisti di automobili, la spesa per famiglia in beni durevoli, la spesa pro-capite in farmaci, la raccolta rifiuti per abitante.

Il punteggio deriva da una media, rapportata a 100, dei dieci indicatori, e quello più alto indica la provincia più reattiva alla crisi.

Bergamo è prima con 74,3 punti complessivi, abbiamo poi Modena, Reggio Emilia e Bologna rispettivamente al secondo, terzo e quinto posto. Lusinghiero il 12° posto riservato a Piacenza, che si piazza prima di Parma (63^) e delle province della Romagna, ma anche di province confinanti come Cremona (24^), Pavia (45^) e Lodi (50^).

La performance della nostra provincia è stata particolarmente positiva con riferimento alla variazione del reddito pro-capite, della spesa delle famiglie per beni durevoli, del tasso di disoccupazione.

La mappa interattiva a livello nazionale con i risultati dell’indagine, suddivisi per ciascun indicatore, è disponibile al seguente link:

http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2017-07-14/la-mappa-ripresa-classifica-generale-162840.shtml?uuid=AEqEnZxB

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