Piacenza: stop alle operazioni chirurgiche ma via libera alle elezioni del Consorzio di bonifica?

Nonostante le restrizioni anti-pandemia che incidono anche sui nostri ospedali sembra che a nessuna autorità interessi fermare le elezioni per il rinnovo dell’ente piacentino

Sembra davvero una vicenda incredibile. La zona rossa imposta a Piacenza e provincia ha costretto alla chiusura migliaia di negozi, bar, ristoranti. Ha impedito alla gente di circolare liberamente per strada (salvo giustificati motivi). Ha sospeso le lezioni in presenza per le scuole di ogni ordine e grado.

Nonostante la situazione ospedaliera non sia, da noi, particolarmente critica per “solidarietà regionale” è stato deciso di sospendere anche negli ospedali piacentini le attività chirurgiche programmate a partire da lunedì prossimo 22 marzo, mentre si continueranno ad effettuare le operazioni urgenti.

Ebbene in questo scenario c’è una sola cosa che marcia a passo spedito: le elezioni per il rinnovo dei vertici del consorzio di bonifica di Piacenza.

Come sottolinea, in un comunicato, l’Associazione Liberali piacentini «Siamo in zona rossa e forse vogliamo rimanerci: nessuna autorità, né sanitaria né civile né di qualsiasi altro tipo, si preoccupa del fatto che sono chiamati alle urne 144.000 persone. Ce ne andranno certo molte di meno ma, fino a prova contraria, su questo la pubblica amministrazione non dovrebbe far conto perché in realtà – specie per i fatti che hanno interessato il Consorzio di bonifica – a queste elezioni andranno a votare in molti. Al proposito, si consideri che le località nelle quali potrà essere espresso il voto (il Consorzio è certo di vincere solo con il voto non telematico) sono sette (Piacenza, Borgonovo, Fiorenzuola, Bettola, Bobbio, Vernasca, Podenzano): sarà quindi un correre avanti e indietro, non solo per votare ma anche per tutti i vari adempimenti di carattere elettorale.

È davvero conturbante una situazione come questa. Vogliamo credere che, fra le tante autorità che abbiamo, ve ne sia una che anche degli assembramenti del Consorzio si preoccupi e non solo di quelli di un ben minore numero di giovani».

Come sottolineato dall’associazione è quantomeno paradossale che si tengano chiusi in casa i piacentini per la pandemia ma che nessuna autorità, nessun sindaco (autorità sanitarie locali), nessuno ai vertici della Regione Emilia Romagna, né il prefetto, né i ministeri competenti, intervenga per fermare queste elezioni che non hanno alcun carattere di urgenza, che non sono certo indifferibili e che peraltro sarebbero comunque viziate dall’impossibilità di effettuare una regolare campagna elettorale da parte dei candidati. Autorità, se ci siete, battete un colpo, una volta tanto!

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